arriva anche in Italia, il 29 marzo, il romanzo che è stato un bestseller in Norvegia e i cui diritti di traduzione sono stati acquistati in 13 paesi. Sto parlando de La biblioteca dell'anatomista, romanzo appartenente al genere thriller, scritto da Jørgen Brekke e edito in Italia dalla Nord. Con La biblioteca dell'anatomista, l'autore ha vinto il Premio Norli, assegnato dai librai indipendenti al miglior esordio dell'anno. Inoltre, il romanzo ha avuto un consenso da parte della critica e del pubblico di lettori e le principali testate giornalistiche norvegesi hanno espresso il loro parere favorevole circa tale pubblicazione. Tant'è che Ole Jacob Hoel, della rivista Andresseavisen definisce lo stile di Brekke "unico" e May Grete Lerum di VG ne parla come di «un thriller avvincente e ricco di colpi di scena.» La media dei voti attribuiti al romanzo da parte dei lettori di GoodReads – il social network dedicato alla letteratura più frequenato al mondo – è di 4/5. Il protagonista è Jon Vatten, sospettato di omicidio. La vittima è la sua collega bibliotecaria Gunn Brita Dahle, decapitata e scuoiata seguendo una particolare procedura descritta nel Libro di Johannes, un trattato di anatomia del XVI secolo che è misteriosamente scomparso dalla biblioteca. Fin da questi primi elementi, il romanzo promette colpi di scena e atmosfere, senz'altro, inquietanti.
Autore: Jørgen Brekke
Editore: Nord
Genere: thriller
Data di pubblicazione: 29 marzo 2012
Prezzo: 19,60 Euro
Pagine: 380 pp.
Sinossi: Bergen, 1528. Il frate aveva giurato che non sarebbe mai più tornato in quella terra maledetta: la terra della sua infanzia, la terra della sua sofferenza. Ma è lì che ora si trovano i pregiatissimi coltelli che sta cercando da anni, gli strumenti che adoperava per dissezionare i cadaveri trafugati dai cimiteri. Gli stessi coltelli che hanno reso il suo maestro, Alessandro, il più celebre anatomista dell’epoca. Per aiutarlo a ottenere una simile gloria, il frate ha dovuto pagare un prezzo altissimo. E ora è giunto il tempo della vendetta.Trondheim, oggi. Non è la prima volta che Jon Vatten è sospettato di omicidio. Cinque anni fa, oltre allo strazio di vedere la moglie e il figlio giacere a terra in una pozza di sangue, aveva dovuto sopportare lunghi ed estenuanti interrogatori della polizia, che lo considerava il maggiore indiziato. Quella volta, però, aveva un alibi di ferro. Ora è diverso. Perché la vittima è una sua collega, la bibliotecaria Gunn Brita Dahle, e lui è stato l’ultimo a vederla viva. Ma Vatten non avrebbe mai potuto commettere un’atrocità simile: la donna, infatti, è stata decapitata e scuoiata seguendo una particolare procedura descritta nel Libro di Johannes, un trattato di anatomia del XVI secolo che è misteriosamente scomparso dalla biblioteca.