Pagine: 256
Data Pubblicazione: 11 Luglio
Esiste la Fortuna? Esiste il Destino? Elisa Guerra, detta La Guerrera, giura di no, anche se tutto concorre a farle credere che un dio dispettoso stia complottando contro di lei.
Trama: In una Bologna notturna viene compiuto un omicidio: la vittima è stata derubata e uccisa con una modalità inusuale: avvelenamento da cloroformio. L’ispettore Basilica intuisce che la responsabilità è da collegarsi a una baby gang di latinos e italiani e subito coinvolge La Guerrera come consulente speciale in grado di addentrarlo nella comunità ispano-americana che gravita intorno ai locali notturni di salsa. A questo punto, un nuovo omicidio si lega al primo attraverso il cloroformio e le indagini si intersecano. La Guerrera sonda negli ambienti salseri della città, avvalendosi della propria preparazione scientifica – sta completando la tesi per laurearsi in criminologia – nonché delle frequentazioni “speciali”, ad esempio quella con il giovane e aitante cubano con cui ha intessuto una relazione sessuale. Mentre la sua migliore amica Catalina mescola i suoi tarocchi e la Commedia di Dante ritorna a dare provvisorio conforto, tra sigarette, bottiglie di rum e patatine, La Guerrera fa capoeira e combatte in jeans, si ostina, cade, si rialza, cerca rifugio nei sensi, persegue un ideale personale di giustizia che cozza col mondo buio che la circonda. Turbata dalla tensione con l’ispettore Basilica – che vedrà un’inaspettata evoluzione – e da un nodo mai sciolto del passato che torna su di lei, Elisa farà allora quello che le riesce meglio: lottare, anche fino alla morte...
Autrice: Marilù Oliva vive a Bologna. Insegna lettere alle superiori e scrive. Ha pubblicato racconti per il web e testi di saggistica, l’ultimo è uno studio sulle correlazioni tra la vita e le opere del Nobel colombiano Gabriel García Márquez: Cent’anni di Márquez. Cent’anni di mondo (CLUEB, 2010). Collabora con diverse riviste letterarie, tra cui Carmilla, Thriller Magazine, Sugarpulp. Mala Suerte completa la trilogia salsera di Marilù Oliva, dopo ¡Tú la pagarás! (Elliot 2011), finalista al Premio Scerbanenco, e Fuego (Elliot 2011). Il sito dell’autrice è www.mariluoliva.net.
Pagine: 192
Data Pubblicazione: 11 Luglio
Da uno dei maggiori autori olandesi contemporanei, un romanzo sulla libertà e la leggerezza della gioventù
Trama: Protagonisti della storia sono due amici, Mees e Boelie, e la sedicenne Panda, tutti desiderosi di spassarsela, cosa comune del resto nel loro mondo di giovani aspiranti artisti. Scritto nel 1961 e da poco ristampato in Olanda, questo piccolo classico tratteggia con umorismo surreale e acume psicologico i personaggi e il loro ambiente, nel quale peraltro il lettore non tarderà a riconoscere coordinate a lui familiari, a prescindere dal decennio in cui è, o è stato, giovane, o addirittura a riconoscersi suo malgrado nell’indecisione, nella superficialità e nel cinismo dei protagonisti. L’autore tratta le debolezze umane senza moralismi, e anche la rapina ai danni di un povero anziano messa a segno nel parco dalla più giovane e “innocente” del trio conduce poi a un doppio lieto fine: il signore ritrova un’antica amicizia che interrompe la sua solitudine, mentre con il bottino i ragazzi organizzano una grande festa all’insegna di un assoluto carpe diem. La storia si chiude con un’immagine che meglio non potrebbe rispecchiare la leggerezza della narrazione: un ragazzino si lancia dal secondo piano della casa in cui si svolge la festa con un grande ombrello aperto e volteggia lento fino a terra, facendo calare il sipario sull’inquietudine che i personaggi, con il loro vitalismo, non riescono a nascondere al lettore.
Autore: Nato nel 1929 a L’Aia, Remco Campert è uno dei più popolari scrittori nederlandesi. Ha iniziato negli anni Cinquanta la sua carriera come poeta ma, a partire dagli anni Sessanta, si è dedicato anche alla narrativa ottenendo un grande successo nel 1961 con il romanzo Festa d’estate. Il suo stile è sempre attraversato da una certa ironia e i suoi lavori hanno spesso un’ispirazione autobiografica. Nel 1979 Campert ha ricevuto il prestigioso P.C. Hooft Prize per la sua opera poetica. Dal 2006 ha una rubrica molto seguita sul quotidiano «De Volskrant».