Una vita apparentemente normale, ma Nicola sa che non è così. Vive in una famiglia senza amore: un padre ubriacone e fannullone, assente nei riguardi della sua famiglia in tutti i sensi, una madre scialba e pettegola, dedita ossessivamente alla religione, riversando la sua repressione sul figlio.
Nicola è solo. Solo, in una società degradata e ignorante, una società cristallizzata in tradizioni assurde e una mentalità retrograda, destinata a non morire mai.
Nicola è solo, più che mai a causa del suo innominabile segreto: è gay.
Vive la sua vita tra noia e solitudine, tra delusioni e la ricerca di una pace interiore che non riesce a trovare. La scuola, le amicizie, la vita stessa, sono guardati con gli occhi di questo giovane protagonista, voce ribelle di un sistema schiacciante e scandaloso, assolutamente impensabile dalle sue parti.
Nicola vive la sua doppia identità in modo opprimente, non si accetta ma vorrebbe gridare a tutti ciò che è, ma ha paura. E la paura cresce quando, per puro caso, il protagonista vince una stupida gara di virilità a scuola perché casualmente eccitato. Ecco che le ragazzine gli corrono dietro, gli amici lo invidiano e lo stimano, pretendendo tutti ciò che non è. Ed è un susseguirsi di eventi, a volte comici, a volte tristi e riflessivi.
Poi, l’incontro improvviso, in un momento di disperazione, con un prete, Michele, che dopo pochi episodi, gli confessa le violenze subite dal padre in tenera età e di essersi rifugiato nella tonaca perché anch’egli gay. Questo incontro cambierà la vita di Nicola, prima in appagamento, in comprensione ma poi, dopo la scoperta da parte della madre del protagonista della relazione anomala, diventerà l’incontro che lo condurrà alla sua distruzione interiore, fino a portarlo alla fuga dalla sua terra.
Il romanzo è infarcito da varie frasi ed espressioni dialettali che vogliono donare colore al testo, rendendolo a volte tragico e comico, ma evidenziando l’incredibile e gigantesca mole di ignoranza che, ancora oggi, nel terzo millennio, vieta la felicità di individui che chiedono al mondo soltanto di poter vivere.
L'autore:
Antonio Siclari, nato nel 1973, vive e lavora a Gioia Tauro.
Laureato in Lingua e Letteratura Inglese, ha partecipato a moltissimi concorsi letterari, sia in prosa sia in poesia.
Esordisce nel 1994 con il romanzo "Solo il ricordo" pubblicato da Joppolo Editore di Milano dopo essersi aggiudicato il secondo posto, per copie prenotate, al concorso, promosso dallo stesso editore, tramite annuncio su Il Giornale.
Nel giugno del 2000 viene pubblicato il suo secondo romanzo "Volevo il tampax" da Michele Di Salvo Editore di Napoli e comincia la collaborazione con il sito letterario "Il Rifugio degli Esordienti".
Nel 2002 pubblica il suo terzo romanzo "In Paradiso non si va in carrozza" per i tipi della Prospettiva Editrice di Civitavecchia.
Ancora per l'editore Michele Di Salvo esce nel 2003 il suo quarto romanzo "Erotica" ed è data alle stampe la seconda edizione di "Volevo il tampax", totalmente riletta e proposta con una rinnovata veste grafica.
Infine, pubblica il suo quinto romanzo "Alter Ego", per i tipi della Lulu Press Inc., U.S.A. “Storie”, per i tipi Lulu Press Inc. del 2005 è la sua prima raccolta di racconti. Personalità poliedrica, ha pubblicato anche quattro CD di musica pop/dance "Music & Co.", "Magic box", "Totokardesmania" e “Greatest Hits” distribuiti in tutto il mondo da Lulu Music U.S.A. Il suo mini EP “Totokardesmania” è distribuito da Zimbalam su tutte le piattaforme di musica digitale.
Divoratore instancabile di libri di qualsiasi genere, parla e scrive in inglese, tedesco e spagnolo e vuole imparare l’olandese. Adora i libri di Stephen King e sballa per la musica dance.
Dal febbraio 2007 a luglio 2009 ha lavorato come Customers Service Operator per il servizio Print on Demand www.lulu.com sia in lingua italiana che in inglese. Da aprile 2012 è un Traduttore Certificato presso One Hour Translation.