Anteprima "Viaggio in treno con suspense" di AA. VV.

Creato il 07 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Laura Benarrivato Alcuni tra gli scrittori del panorama italiano moderno, si uniscono per raccontare una parte della storia del nostro paese, partendo dai semplici viaggi in treno. In questo libro, il viaggio sulle rotaie che unisce nord e sud non è altro che il racconto dell'Italia e degli italiani, ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare, certe volte visti da occhi stranieri. Avvenimenti grandi e piccoli che caratterizzano il nostro variegato paese.
«Per molto tempo l’idea di una simile raccolta mi è ronzata in testa. Fino a quando l’anno scorso mi sono deciso a telefonare a molti miei amici chiedendo loro un racconto che potesse essere intitolato grossomodo Viaggio in treno con suspense, titolo che poi è rimasto. Quando qualcuno mi chiese se i racconti potevano essere veri o inventati e le vicende tragiche o esilaranti, risposi che gli autori avevano la massima libertà e un solo obbligo, quello di costringere il lettore a sfogliare pagina dopo pagina tutti i capitoli senza potersene distaccare, come al tempo dei feuilletton». Stefano Malatesta, curatore del libro
Titolo: Viaggio in treno con suspense Autore: Andrea Camilleri, Giovanni Fasanella, Raffaele La Capria, Stefano Malatesta, Dacia Maraini, Dante Matelli, Vieri Razzini, Sandro Viola. Editore: Giano Pagine: 260 Prezzo: € 12,00 Data uscita: Giugno 2012 Trama: I treni hanno qualcosa di magico, un potere evocativo che trascende le distanze. Mezzi di trasporto sempre antichi e sempre moderni, hanno attraversato i tempi e le fantasie di intere generazioni, lasciandosi alle spalle una densa scia di emozioni. Salire a bordo di un treno significa partecipare a una vicenda collettiva e, molte volte, inaugurare un nuovo capitolo della propria storia. Un mosaico di narrazioni che questa raccolta riproduce – con misure e colori differenti – attraverso i racconti di autori celebri e di professionisti della scrittura, impegnati in una corsa all’inseguimento dei propri ricordi e della propria immaginazione, nel tentativo di fermare sulla carta il mistero che ogni viaggio porta con sé. Così, nel racconto di Andrea Camilleri il treno è un miraggio che si materializza al termine di una rocambolesca gincana sulle polverose strade di Agrigento. Quello ricordato da Giovanni Fasanella è l’Italicus, il convoglio della tragedia, fatto saltare il 4 agosto 1974 dai membri di un’organizzazione neonazista. Per Raffaele La Capria è uno splendido fotogramma di viaggio: un dialogo senza parole, una lettura, un pensiero che fugge via ad alta velocità. Per Stefano Malatesta è il mezzo che consente a un giovane gentiluomo di una delle più grandi famiglie del Regno Unito, W. Ch., di prendere parte all’ultima carica a cavallo del ventunesimo lancieri condotta sullo stile classico napoleonico. Per Dacia Maraini il treno è un vagone ristorante battuto da una pioggia ostinata, all’interno del quale si consuma l’incontro notturno tra un’elegante signora e un uomo tanto affascinante quanto pericoloso. Per Dante Matelli è lo scenario di una corsa adrenalinica, una tradotta toscana che corre verso la libertà. Per Vieri Razzini è la presenza importuna di una strana coppia che apparentemente ha deciso di farla finita. Per Sandro Viola è, infine, l’eco di una dorata gioventù dietro cui si annida la violenza della realtà. 
GLI AUTORI: Andrea Camilleri Scrittore, autore e regista televisivo, è diventato famoso per aver creato il personaggio del Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane. Ha vinto diversi premi per i suoi romanzi. Giovanni Fasanella È giornalista parlamentare del settimanale Panorama. Ha iniziato la sua carriera a l'Unità: prima come cronista nella redazione di Torino, durante gli anni di piombo; poi, dal 1984, come notista politico e resocontista parlamentare, a Roma. Lavora nel newsmagazine della Mondadori dal gennaio del 1988. Autore di molti libri sulla storia "invisibile" italiana del dopoguerra (alcuni tradotti all'estero) ed esperto di giornalismo investigativo è anche sceneggiatore e documentarista. Raffaele La Capria è uno scrittore e sceneggiatore italiano. Collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera, è condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti ed autore di radiodrammi per la Rai. Nel 1957 ha frequentato a Harvard l'International Seminar of Literature. È stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970). Nel settembre del 2001 ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera e nel 2002 gli viene assegnato il Premio Chiara, sempre alla carriera. Nel 2011 gli è stato assegnato il premio Alabarda d'oro alla carriera per la letteratura. Più recentemente, ha collaborato per la Giulio Perrone Editore. Stefano Malatesta Scrive racconti di viaggio e articoli d’arte e di letteratura per la Repubblica. Ha vinto con Il cammello battriano il premio Comisso e il premio Albatros-Palestina e con Il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani il premio Settembrini 2000. Come inviato di Panorama nel 1973 ha seguito il Golpe di Pinochet. Come inviato di Repubblica ha seguito diverse guerre: Iran-Iraq ; Nicaragua ; Beirutpoi, ritenendo che "le guerre tanto sono tutte uguali" ha scelto di occuparsi di arte, letteratura, viaggi, Recensisce libri. Dacia Maraini è una scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della "generazione degli anni trenta", insieme ad alcuni dei più conosciuti autori della letteratura italiana. Dante Matelli è nato a Massa, ha studiato e insegnato negli Stati Uniti. Ha lavorato per tre anni per il quotidiano la Repubblica e poi per il settimanale L'espresso, grazie al quale, come inviato speciale, ha viaggiato un bel po', in pace e in guerra. Ha sceneggiato per Marco Ferreri L'udienza, e ha vinto un nastro d’argento come soggettista del film L'ultima donna. Vieri Razzini è un giornalista, critico cinematografico, sceneggiatore, soggettista, produttore cinematografico e traduttore italiano. Si è occupato a lungo di programmazione nel settore cinema per Raitre. Come traduttore ha tradotto per i tipi di Newton Compton Editori Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. È apparso anche come attore nel film del 1991 La riffa Sandro Viola Nato a Taranto, si è iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio il 1º febbraio 1964. Dopo aver lavorato per La Stampa è stato tra i primi giornalisti a scrivere per la Repubblica, seguendo tra l'altro il sequestro Moro e ricoprendo l'incarico di corrispondente dall'estero. Apparve nel dossier Mitrokhin come contatto del KGB a Roma con il nome in codice Zhukov. Nel 1972, per il suo lavoro su La Stampa, vinse il Premiolino.

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