Pagine: 304 pp.Costo: 12,00 euro
Una storia seria quella tra Sarah, chitarrista, e Dave, voce: non solo fanno parte della stessa band, i Dasa, ma sono anche migliori amici, complici e per giunta fidanzati. Un'intesa perfetta, sì, ma solo sul palco... Quando Sarah diventa improvvisamente l'oggetto delle attenzioni di Will, il ragazzo più popolare della scuola, capisce immediatamente cosa vuol dire essere davvero attratti da qualcuno. Con un fisico da urlo, gli occhi azzurri come il cielo e la fama di seduttore incallito, Will non è solo tremendamente sexy ma è anche intelligente e ironico, e stare vicino a lui provoca in Sarah emozioni finora sconosciute. Basta un bacio, un unico bacio, e il mondo intero si stravolge... Perché con Dave non è mai stato lo stesso? E soprattutto, Will è preso quanto lei? In fondo lui sta con Trish... Ma l 'attrazione è così forte che né Will né Sarah possono resistere e cominciano a frequentarsi all'insaputa dei loro fidanzati. Da una parte la presenza rassicurante di Dave, dall'altra il brivido dell'ignoto con Will: per Sarah sarà un'estate molto difficile... Per tutti i lettori di Jamie McGuire, per i più giovani... e non solo, una nuova, imperdibile storia d'amore.
"Tu non conosci la paura", si è sentita dire tante volte dopo uno dei suoi gesti avventati. Ma adesso Thea, la giovane cacciatrice di demoni Azura, sa che non è così: la morte improvvisa di qualcuno a lei caro sta facendo vacillare la sua spavalderia. Soprattutto quando, durante una spedizione nel folto dei boschi rumeni, si trova di fronte un nuovo, insidioso nemico: le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste. Ma le sfide non sono finite. Rientrata a Palazzo, Thea scopre che il padre Zarmayr se ne è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata. Ormai la ragazza può contare soltanto sull'amore di Damian, ancora più forte dopo tante difficoltà. Eppure neanche lui potrà aiutarla quando si ritroverà nella torre nera di Vera Ruja, potentissima regina delle Vâle... Uno scontro all'ultimo sangue per un finale che vi lascerà senza fiato. L'emozionante capitolo conclusivo della trilogia "La Casa dei Demoni".
Data di Uscita: 04 marzo 2015Pagine: 480 pp.Costo: 11,90 euro
Il sogno d’amore di Melanie sta finalmente per realizzarsi: in estate sposerà Robert e cercherà di diradare i viaggi di lavoro che troppo spesso la tengono lontana da lui, magari anche in vista della famiglia che ha sempre desiderato. Una terribile notizia però la accoglie al suo rientro dal Vietnam: poche ore prima, Robert ha avuto un grave incidente d’auto e ora è in coma. Devastata dal dolore, Melanie cerca conforto nella villa di campagna della bisnonna Hanna. A 96 anni, perfettamente lucida e avvolta in una elegante veste vietnamita, Hanna sa bene quali terribili prove può riservare l’esistenza, e decide di svelare per la prima volta la sua storia, accompagnando Melanie in un viaggio straordinario e scioccante: dall’infanzia nell’esotica Saigon, dove Hanna fu separata a forza dall’amata sorella adottiva, alla giovinezza perduta nella Germania degli anni Venti, dove vivrà un amore immenso e difficile, per poi cercare un nuovo inizio a Parigi come disegnatrice di cappelli. Una vita piena, costellata di dolori ma anche di doni inaspettati: il segreto di Hanna è aver avuto la forza di non arrendersi mai. Riuscirà Melanie a trovare il coraggio di seguire le orme della bisnonna? È possibile continuare a lottare, quando la vita sembra averti strappato tutto quello che ami? Commovente, romantico, pieno di emozioni: Corina Bomann incanta di nuovo.
Pagine: 176 pp.Costo: 12,00 euro
Nello storico bar La Rambla, nel cuore dell'Appennino Reggiano, la mano di briscola è più triste del solito. Nemmeno i caffè alla sambuca di Elvis riescono a tirare su il morale. Ermenegildo, infatti, non ha lasciato solo una sedia libera, ma anche un grande vuoto nel cuore dei suoi amici e uno spettro con cui fare i conti: dopo la vecchiaia c'è la morte. E dopo la morte? Ognuno cerca di reagire a modo suo: Ettore non riesce a dormire e tutte le mattine, puntuale come un orologio, si presenta nello studio del dottor Minelli. Gino, detto "Apecar" per via dello sgangherato mezzo con cui circola, non vuole abbandonare la guida nonostante non ci veda più e sia un autentico pericolo pubblico. Basilio, ex comandante della 26° Brigata Garibaldi, si scaglia contro il ''nemico'', un ragazzo bosniaco che ha preso in gestione il negozio di frutta e verdura appartenuto al compianto Ermenegildo. Nel frattempo però, sulla scombinata combriccola incombe un'ulteriore minaccia. Corrado, il nuovo agente della polizia municipale, sembra avere un'unica missione: spedire tutto il gruppo alla Villa dei Cipressi, la nuova casa di riposo che sta per essere inaugurata nel paesino... Una commedia dall'atmosfera inconfondibile dove si ride fino alle lacrime con una punta di malinconia. Un'Italia in via di estinzione, ma tanto cara, vivace ed emozionante da non volerla abbandonare mai.
«Ecco, lo vedo» scrive l’autore e così comincia l’avventura di un dialogo impossibile ma reale tra due esistenze lontane nel tempo ma che si rilanciano l’un l’altra. Entrambe ossessionate dalla verità nuda, dallo scarno, poetico e essenziale racconto di sé. Oggi come ieri. Montevidone, un piccolo comune sulle colline marchigiane. Là vicino il nonno del giovane narratore possedeva una barberia. Là visse e lavorò dopo la formazione bolognese e parigina il pittore Osvaldo Licini, tra «i poveri muri delle case» sino a «sconfinare nei campi». Là Licini cercò la luna, amica argentata, mentre il giovane narratore cerca oggi un senso alla sua vita frugando in quella del pittore. Lasciare Torino e la fidanzata Nina per capire meglio se stesso in rapporto a Licini, stanarne testimonianze, forzando un istinto logico e ferino a seguirne le tracce ovunque, è per il narratore una personale recherche. Gli Olandesi volanti, gli Angeli ribelli, le Amalassunte non sono solo le opere più emblematiche di Licini, sono il distillato di un’esistenza i cui punti cardine rimangono la Bologna dell’Accademia durante gli anni dieci, insieme a Morandi e Vespignani; la Grande Guerra, che offese Licini a una gamba; la Parigi di un Modì prossimo alla morte; il riconoscimento tardivo alla Biennale di Venezia nel 1958; l’amore per Nanny Hellströmm, la moglie svedese che gli rimase accanto sino alla fine. «Un oggetto inusuale, L’Amalassunta, perfetto nel suo genere», così si legge nella motivazione del Calvino, il premio più prestigioso nella scoperta di nuovi scrittori italiani. Un romanzo-inchiesta magico, leopardiano, che lascia il segno di una prima prova matura e ricca di suggestioni come di rado accade.
Data di Uscita: 18 marzo 2015Pagine: 192 pp.Costo: 13,00 euro
"Senza paura" è ispirato alla storia di Ciro Esposito, il ragazzo ucciso nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma il 3 maggio 2014, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. È un romanzo che si legge tutto d'un fiato, che scuote e commuove profondamente, nel quale le perverse dinamiche che culminarono in un assassinio e le ombre dell'inchiesta su ''Mafia Capitale'' si fondono in un contesto completamente reinventato. Così la storia di Bruno, il ragazzo protagonista, prende corpo nel pieno della sua tormentata adolescenza, segnata dalla prematura morte della madre e sospesa tra l'amore per la bellissima Na'weh - una giovane straniera cresciuta in Italia, che si ostina a difendere la purezza dei valori dello sport - e il rapporto controverso che lo lega a suo padre, Antonio - un ultrà, un malato di pallone, un uomo che vive nella sua folle normalità tutto il degrado cui può condurre un'insana passione per il calcio. Ma si andrà ancora oltre e padre e figlio affronteranno chi vive il tifo come un fondamentalismo religioso e odia l'avversario al punto da volerlo morto. Nella ricerca ostinata dell'amore del padre, Bruno e Antonio arriveranno allo scontro aperto, ma, alla fine, nell'ora della verità, si ritroveranno a lottare fianco a fianco, insieme nel momento più difficile. Voce narrante della vicenda è il nonno di Bruno, che ha imparato a odiare il calcio e che nasconde ostinatamente un piccolo ma atroce segreto: ed è lui, forse più degli altri, che sente di essere artefice di un destino al quale è tuttavia impossibile sfuggire. Un figlio alla ricerca dell'amore del padre. Un padre malato di calcio. Il racconto di un fatto vero e terribile di cronaca.
Adela e Sonja: due figure di donna e due destini che non si potrebbero immaginare più diversi. La prima, negli anni trenta, conduce un’agiata esistenza accanto ai genitori nella loro villa in riva al fiume, intrecciando con un insigne poeta un ingenuo e appassionato carteggio sull’arte, la musica, la bellezza; la seconda, ai giorni nostri, lavora nella stessa casa come badante al servizio di un vecchio signore dispotico. Ma non è stato un caso a condurla lì, perché, come scopriremo a poco a poco, un vincolo profondo lega queste due vicende che scorrono parallele nelle pagine del libro. Mentre si prende cura del padrone accompagnandone la regressione verso l’infanzia, Sonja compie un lungo, tormentoso “scavo archeologico” alla ricerca del proprio passato familiare; intanto, le lettere di Adela al poeta ci svelano il lento precipitare della sua vita dalla normalità all’incubo: le persecuzioni razziali, la deportazione in un campo di sterminio, la “salvezza” pagata con i servigi prestati in un’altra casa, dalle imposte perennemente chiuse, che gli aguzzini definiscono con atroce ironia “la casa della gioia”, l’impossibile ritorno, dopo quella degradazione estrema, alla normalità di una vita borghese. Se esiste una speranza di riscatto, è affidata alla memoria e alla compassione di chi viene dopo; o forse a quella misteriosa frase di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”, di cui Sonja intuirà solo alla fine un significato possibile. Due donne e il mistero di una casa sul fiume. Due destini che si intrecciano tra il dolore della storia e il riscatto del presente.
Data di Uscita: 11 marzo 2015Pagine: 244 pp.Costo: 14,90 euro
Il 7 aprile del 1994 in Ruanda ha inizio uno dei massacri più atroci della storia: il genocidio perpetrato dagli hutu contro i tutsi e gli hutu moderati. L'ultimo genocidio del XX secolo. In 101 giorni vengono assassinate un milione di persone, c'è un omicidio ogni dieci secondi, le violenze sono inenarrabili. Il 13 aprile 1994 un gruppo armato hutu entra in casa di Bibi, a Kigali. Quando, molte ore dopo, Bibi si sveglia, non ricorda cosa è successo: ha solo il desiderio di bere succo d'ananas e avverte un odore pungente nella stanza. Ha il braccio destro dilaniato, l'addome perforato dai proiettili, lesioni alla nuca e a un orecchio causate dai calci. Nella stanza i cadaveri della mamma, del fratellino, della zia e dei cuginetti. Bibi è sopravvissuta. Oggi vive a Roma ed è una giovane studentessa di medicina. Questa è la storia del suo viaggio infernale fino allo Zaire, insieme a un milione e duecentomila profughi in fuga da morte e desolazione. E del ritorno al suo paese, tra inaspettati gesti di coraggio e sorprendenti atti di solidarietà, con l'inatteso lieto fine di un sogno realizzato in Italia. Un racconto toccante. Un punto di vista inedito su uno dei peggiori massacri dei nostri tempi.Allora Folletti, avete già pensato a quali di questi titoli andranno nelle vostre wishlist? Personalmente mi attira molto "La signora dei Gelsomini" e voi? Fatemi sapere ;)