Trama Dopo la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così. Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste ancora un «dopo»: vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l’FBI non la informa che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa. Sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c’erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce n’era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber. C’è una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché quello che succede dopo è ancora più terribile.
Trama Le ultime parole che un giovane cinese sussurra nell’orecchio dell’ispettore Arto Södersedt prima di morire sono quasi incomprensibili. Ma decisive. Poco dopo, in un parco di Londra viene ritrovato il cadavere di una donna. Sul corpo porta un messaggio diretto all’unità operativa dell’Europol. Da Stoccolma all’Inghilterra, qual è il nesso tra i due delitti? Una cosa risulterà presto evidente a tutti gli investigatori coinvolti: l’estensione del crimine su cui indagano è tale da lasciare anche i più esperti tra loro senza fiato. Avidità, corruzione e brama di potere sono sempre gli stessi. Ma ora si estendono su una scena molto più vasta.