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In natura vive all'ombra dei grandi alberi, al riparo tra i rami; mentre da noi viene utilizzata come pianta da appartamento e viene coltivata in vivaio. Trattandosi di una pianta tropicale, si dovrà tenerla a temperature non inferiori ai 10-12°C, in una posizione luminosa, ma non a sole diretto, perchè le foglie potrebbero rovinarsi. Annaffiare poco, quando il terreno è asciutto, e concimare ogni 12-15 con concime per
piante da fiore. Evitare gli sbalzi di temperatura e i colpi d'aria. Periodicamente asportare i fiori appassiti e il fogliame rovinato. Per fiori e foglie sempre lucidi ripulirli periodicamente dalla polvere utilizzando un panno leggermente umido. Durante l'estate e l'inverno ricordarsi di vaporizzare frequentemente la chioma dell'anthurium con acqua demineralizzata. Non usare mai spray fogliari lucidanti perchè le impedirebbero di respirare. I fiori dell'anthurium vanno spesso sorretti con tutori per evitare che si pieghi lo stelo.
Se le foglie ingialliscono completamente: vuol dire che la pianta è stata bagnata troppo e che il terreno è inzuppato d'acqua. Se le foglie ingialliscono a partire dalle estremità o dal bordo: vuol dire che la pianta è stata bagnata poco o concimata troppo. Se la pianta non fiorisce o i fiori non si aprono: vuol dire che la pianta è scarsamente concimata. Se ci sono delle macchie sulla pagina inferiore delle foglie: potrebbe trattarsi di Cocciniglia. Rimuovete le parti bianche con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o con acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Se ci sono piccoli animaletti biancastri detti "pidocchi": trattare la pianta con antiparassitari specifici.
Soprattutto se l'avete ricevuta in regalo da chi amate, mantenerla in vita e prendersene cura è l'unico vostro compito. Perciò per averla sempre rigogliosa, in primavera ogni uno o due anni, ricordarsi di rinvasare in un vaso leggermente più grande del precedente, aggiungendo terriccio frescoleggermente acido, preparato mescolando: terriccio universale con almeno un quarto di lapillo, pozzolana o pietra pomice oppure metà terriccio universale e metà terriccio per orchidee oppure 3 parti di torba, 1 di sfagno tritato e mescolato con pezzetti di carbone di legno. Poi interrare l'Anthurium solo fino al colletto, per evitare funghi e muffe e porre, sulla parte superiore del vaso, un lieve strato di muschio, che aiuta a mantenere umide le radici superficiali della pianta.
Vi sono vari metodi per riprodurre l’anthurium. Un primo metodo è quello di dividere il cespo. Questa operazione va effettuata durante il rinvaso, dividendo semplicemnte le radici in più porzioni, fecendo molta attenzione che ognuna di esse abbia almeno un germoglio. Vanno poi poste in vasi con substrato simile a quello della pianta madre. Un secondo metodo è la talea. Si può tentare con ogni parte della pianta. Se si effettua con una porzione di foglia bisogna incidere in corrispondenza delle venature e porre il frammento su un terriccio composto con un misto di sfagno tritato, torba e agriperlite, il quale deve sempre essere mantenuto umido e ad una temperatura di circa 25°. Se si effettua con un frammento di stelo bisognerà spolverare il pezzo di stelo con un prodotto radicante a base di ormoni vegetali. Sarà necessario utilizzare lo stesso tipo di terriccio precedentemente indicato. Lo stelo andrà poi inserito in profondità nel composto. Un terzo metodo è per seme. Quest'ultimo metodo da noi è scarsamente praticato in quanto non ci sono le condizioni per l’impollinazione.