Anticipo 13.ma Giornata di Serie A: Udinese-Roma vincono noia e Di Natale

Creato il 26 novembre 2011 da Postscriptum

Totò Di Natale festeggia il gol-capolavoro del vantaggio contro la Roma

L’insolito anticipo del venerdì sera vede scendere in campo l’Udinese, che viene dalla brutta sconfitta di Parma e la Roma, vincitrice all’Olimpico sul Lecce ma ancora in cerca di se stessa.

Alla vigilia dell’incontro Louis Enrique e Guidolin non hanno lesinato complimenti reciproci e sul campo fino al 79.esimo della ripresa sembravas volessero mantenere questo clima di rispetto reciproco.

Nel primo tempo a farla da padrone è stata la tattica, possesso palla debordante e sterile quello romanista e contropiedi fulminei su verticalizzazioni improvvise per i friulani ma la prima frazione si chiude con un solo tiro nello specchio delle porte, quello di Isla -per di più inutile visto il fuorigioco fischiato a Di Natale che poi lo ha lanciato- che si stampa sulla traversa dell’immobile Stekelenburg.

In questa frazione Di Natale non brilla, Osvaldo svaria tantissimo e mette in continua apprensione i centrali bianconeri costringendo anche ad un intervento fuoritemo (e conseguente giallo) colui che a fine partita risulterà il migliore in campo assieme a Di Natale e cioè Benatia. L’osservato speciale Lamela va a sprazzi e Jose Angel a sinistra viene continuamente saltato da BAsta,insomma è la ROma a convincere meno nei primi 45 minuti.

Nella ripresa Luis Enrique vede subito una Roma più volitiva che ci prova con Pjanic e Lamela mentre Osvaldo continua a fare a sportellate coi tre centrali bianconeri creando spazi invitanti che però i compagni di reparto non sfruttano e quando lo fanno trovano Handanovic prontissimo.

Il tecnico spagnolo ricorre allora a Bojan al posto di uno spento Gago, arretrando Pjanic a centrocampo e la ROma riprende un minimoo di ritmo e vitalità offensiva ma è troppo poco perchè alla prima distrazione in impostazione l’Udinese recupera palla, Pinzi verticalizza lungo per Di Ntale che controlla di testa e tira di prima in controbalzo bucando l’incolpevole Stekelenburg lasciato praticamente solo dall’errore di posizionamento di Kjaer e Juan; gol da cineteca e capitolini pu8niti al solito per disattenzione dei due centrali di difesa.

I giallorossi però non ci stanno e negli ultimi dieci minuti attuano un forcing disperato alla ricerca del pari e proprio quando sembra che il gol possa arrivare da un momento all’altro, è l’Udinese a passare di nuovo all’ultimo respiro e di nuovo grazie ad un contropiede fulminante, di quelli che proprio Louis Enrique definiva devastanti perchè in tre tocchi mettono l’uomo in porta, stavolta tocca a Isla e di nuovo la Roma paga dazio per la poca incisività offensiva in trasferta e le mancanze difensive.

La partita è stata certamente intensa ma non bellissima, il tatticismo ha avuto la meglio e solo la maggiore lucidità dei friulani nelle fasi cruciali del match ha permesso di loro di sbloccare il risultato e portare a casa il risultato e riprendersi almeno per un pò la vetta della classifica.

La ROma torna a casa ancora una volta ridimensionata e a Gennaio Di Benedetto e Sabatinii dovranno fare qualcosa perchè a questa roma serve qualche rinforzo in difesa e in attacco -vista la prossima partenza di Borriello- ma sopratutto serve una buona dose di carattere e concentrazione, cose che i giallorossi hanno mostrato di non avere ancora e che potrebbero diventare un problema grave più avanti.


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