Antifurto perimetrale per alloggio primo piano

Da Mauro

Riceviamo da un lettore una domanda che ci fornisce un interessante spunto per un prossimo post…

Vorrei un consiglio, sto per trasferirmi in un appartamento al primo piano che ha un lungo balcone che contorna l’intero appartamento e ogni stanza ha il balcone (tranne i bagni). Avrei pensato ad una centralina wireless a cui collegare 7 (sono 7 aperture tra porta balconi e finestre) sensori volumetrici (sono i sensori che rilevano i movimenti giusto?) ad ogni apertura. La centralina è dotata di sirena e anche di collegamento telefonico (contatta vari numeri in caso di allarme) e anche la possibilità di ascoltare in casa cosa succede. Pensa possa essere una buona soluzione? P.S. questa soluzione va bene anche se sono in casa esempio in camera da letto e attivo l’antifurto in tutto il resto della casa per poter avere i balconi aperti in estate senza temere intrusioni?

In una situazione come la sua, la protezione del perimetro — con sensori sulle 7 aperture come da Lei giustamente riportato, è fondamentale.
Parlando di sensori volumetrici sul perimetro credo che Lei si riferisca a sensori ‘a tenda’ (infrarossi passivi con una lente detta appunto a tenda che protegge in modo radente all’infisso) o barrierine a stilo, sempre montate sull’infisso. In questo caso direi che è una protezione sufficiente anche se il nostro consiglio è di installare sempre e comunque uno o due sensori volumetrici all’interno, anche a filo, posizionati vicino alla centrale: il costo sia del materiale che dell’installazione è contenuto ed i vantaggi in termini di sicurezza sono enormi.
Se invece sul perimetro monta dei contatti di apertura, allora l’installazione dei volumetrici interni è fortemente consigliata perché il contatto protegge dall’apertura dell’infisso ma non dalla rottura del vetro e, sebbene sia difficile magari entrare solo attraverso il vetro rotto, è pur sempre una debolezza del sistema non indifferente.
Per il resto (sirena e combinatore) direi che vanno benissimo.
Sull’ascolto ambientale remoto io ho diverse perplessità in quanto il microfono è di solito posizionato a bordo centrale, e la centrale in teoria dovrebbe essere ‘nascosta’ o comunque installata in un posto difficilmente accessibile (uno sgabuzzino, un sottoscala….). Se così fosse, quali rumori pensa di poter sentire con quel microfono? E se non fosse così, la sua centrale sarebbe immediatamente vittima dell’attacco dei ladri – mettendo a rischio anche la chiamata telefonica del combinatore. L’unica soluzione praticabile per un buon ascolto ambientale è un microfono installato separatamente dalla centrale, in posizione aperta rispetto ad un ambiente di sicuro attacco o passaggio, in modo da poterne sfruttare a pieno l’omnidirezionalità.
Per quanto riguarda l’ultima parte della Sua domanda, dobbiamo rifarci a quanto sopra: se utilizza dei volumetrici a tenda, sì, può usare la parzializzazione giorno/notte della centrale e tenere l’impianto attivo anche quando Lei è in casa; se utilizza i contatti, no – se la finestra è aperta quel varco è totalmente sprotetto e chiunque può entrare e rovinarLe il sonno.

PS: prenderò spunto da questa domanda per un post intitolato ‘Protezione perimetrale e terrorismo psicologico‘ che pubblicherò a breve ed in cui affronterò tematiche simili a quelle sopra esposte.