L'abbacinante luce della piazza che fa da sfondo a questa immagine non riesce a nascondere la soddisfazione dei vernacolisti a conclusione della conferenza stampa di presentazione del mese del dialetto, una serie di incontri ed avvenimenti che ci condurrà per tutto il mese di febbraio per poi terminare con un grande simposio il 4 marzo. Assente per motivi di lavoro il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi è stato l'Assessore alla Cultura Alessia Gruzza ad illustrare significato e calendario dell'insieme di manifestazioni.
Muovendoci da sinistra nella foto troviamo i vernacolisti Franco Giordani, il maestro Adriano Gainotti, poi Giancarlo Loreni e Claretta Ferrarini.
"SCUSATE SE DA SOL MI PRESENTO: ME SUM ÈL DIÄLÖTT " così il manifestino introduce il calendario che prevede:
Venerdì 6 febbraio al teatro Magnani il concerto "Tùur Teatral" di Davide Van De Sfroos"
Sabato 7 febbraio alle ore 10 al Ridotto del teatro Magnani Consiglio Comunale Straordinario a tema "Il dialetto radice della cultura borghigiana. Approfondimento e analisi dalle sue origini al tempi nostri"
Mercoledì 18 febraio ore 21 al Ridotto del teatro Magnani "Te dì la tua, che me digh la mia" Lettura di brani e poesie da parte di vernacolisti locali
Venerdì 20 febbraio ore 21 al Centro Giovanile di Via Mazzini "Quando al cinema pioveva" Uno spettacolo teatrale tratto dal "Dizionario delle cose perdute" di Francesco Guccini con la compagnia de "Gli sgangherati" L'ingresso è ad offerta a favore di Help For Children Parma
Mercoledì 4 marzo ore 21 al Ridotto del teatro Magnani "Asè, Bombén, Dimondi, Abòtta" Un serrato confronto tra i dialetti di Fidenza, Parma, Piacenza e Cremona
Tutto quanto ben programmato e con date ormai definitive, resta di conoscere se potrà aversi nel mese anche la pubblicazione del DEB o Dizionario Etimologico Borghigiano che Claretta Ferrarini ha terminato e verrà dato alle stampe presto. Un'operazione complessa che che darà alla città uno strumento di conoscenza di grande importanza. Chiarirà il DEB molti misteri fidentini come la "ö" borghigiana "parlata dagli abitanti dei quartieri ad Ovest, verso la strada per Milano dove c’era la posta dei cavalli, presso la quale si fermavano i commercianti che venivano dal piacentino, mentre verso Est, in zona Santa Maria e San Michele è quasi inesistente." Avremo modo di riparlarne.