Recensione
- Autoprodotto
- Anno: 2016
Bellissimo esordio sulla lunga distanza per gli Antillia, symphonic power metal band russa alla quale, come tradizione di quella nazione, non manca di certo il talento per la musica classica e sinfonica.
Il gruppo di Mosca arriva al debutto dopo sette anni dalla sua nascita e due lavori minori, il primo demo del 2010 e Last Starfall, ep licenziato tre anni fa.
Il sound del gruppo consiste in un drammatico power metal, reso sinfonico, orchestrale e molto cinematografico, che deve tanto ai Rhapsody nell’approccio metallico e alle symphonic metal band scandinave, nel saper inserire nel tappeto sonoro grandiose partiture classiche.
Il tutto cantato in lingua madre dallo stupendo soprano Elena Belova e dal singer Alexandr Kolesov, che si divide tra vocalizzi da tenore ed il più classico cantato power oriented.
Le orchestrazioni sono ad appannaggio del compositore belga Maliki Ramia, sul quale il gruppo inserisce un energico power metal, mentre i testi, come da copione, sono incentrati su storie di magia, epiche battaglie, ed amori tragici per dolci damigelle rinchiuse in bui castelli.
Sessanta minuti di musica che, come una colonna sonora, si sostituisce alle immagini, suggestiva il giusto per fare dell’album un piccolo gioiellino di genere e resa molto epica dal cantato tradizionale della loro terra, duro e marziale come la musica impone.
Atmosfere che lasciano un sentore di epica tragedia, cavalcate metalliche di ottima fattura ed orchestrazioni che non abbandonano il sound neppure quando gli strumenti corrono veloci tra le pianure insanguinate della fredda steppa russa, ed il risultato è un’ottima opera metal classica.
Certo, il genere, ormai inflazionato, non lascia spazio all’originalità ma, come detto, il talento per la musica classica, innata nei musicisti provenienti dalla madre Russia, fa di Ancient Forces un affresco più che buono di come il metal riesca a sposarsi alla perfezione con la musica orchestrale.
Oltra ad essere bellissima, Elena Belova è dotata di una voce straordinaria, un puro talento al servizio della musica dei suoi compagni, che se la cavano al meglio con i propri strumenti.
Le atmosfere sono comunque il punto di forza della band moscovita, l’album non smette di aggredire e si arriva addirittura alla nona traccia, Loneliness, prima che un delicato giro di piano accompagni il duetto tra i due vocalist, in una super ballad con tanto di solo chitarristico dai rimandi heavy metal.
Gli Antillia ci regalano un sorprendente e quanto mai efficace esempio di come si possa suonare un genere in cui l’originalità è una chimera, facendo risaltare le atmosfere e l’ottima vena epica, puntando su due vocalist di straordinaria bravura: consigliato agli amanti dei Rhapsody, così come dei Nightwish, Epica e Therion.
TRACKLIST
1. Last Starfall
2. Mystery
3. Sunrise
4. The Assault
5. Mortal Fight
6. Candles
7. Ancient Forces
8. The Shaman
9. Loneliness
10. At World’s End
11. Captivated by the Immortality
12. Antillia
13. Universe
14. Epilogue
LINE-UP
Daniil Gayvoronsky – Drums
Nikita Zlobin – Bass
Valeriy Ostrikov – Guitars
Elena Belova – Vocals
Alexandr Kolesov – Vocals, Lyrics
Vladislav Semin – Guitars