Se vi è mai capitato di vedere attivato sul vostro piano tariffario un servizio non richiesto con conseguente scalo di credito telefonico allora siete uno degli utenti che l' Antitrust ha deciso di difendere con una serie di nuovi provvedimenti intrapresi contro gli operatori telefonici mobili.
Oggetto del contendere e motivo dell'avvio di 4 nuovi procedimenti legali dell' Antitrust sono i cosiddetti servizi premium, cioè quelli che vengono attivati automaticamente anche senza il consenso dell'utente oppure dei quali non viene fornita una spiegazione sufficiente con il risultato di vedersi scalare dei soldi dal credito per un servizio che non serve e non è stato richiesto.
Già a gennaio 3Italia, Wind, TIM e Vodafone erano state pesantemente multate per una condotta analoga e a distanza di qualche mese l' Antitrust torna a mettere nel mirino gli operatori telefonici per pratiche commerciali ingannevoli che comprendono servizi superflui come banner pubblicitari, pop up, oroscopi e pornografia per i quali basta un click errato per vedersi sottrarre ingiustamente dei soldi.
L'istruttoria dell' Antitrust durerà 120 giorni durante i quali verranno analizzate le condotte dei già citati operatori e se verranno riscontrati dei comportamenti illegali secondo il Codice del Consumo l'ente preposto proseguirà con un ulteriore multa stavolta aggravata dalla reiterazione del reato.