Antoine-Joseph “Adolphe” Sax (6 novembre 1814 – 7 febbraio 1894)

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   ato nel Belgio vallone a Dinant, Antoine-Joseph Sax, detto Adolphe, deve la sua fama per aver dato il nome allo strumento a fiato da lui inventato e brevettato il 21 marzo 1846, il saxofono. Questa non è stata la sua unica creazione, prima del saxofono Adolphe Sax aveva già realizzato numerosi altre varianti di clarinetti, tube e corni. Nel 1844 stabilì la sua celebra legge acustica : «Le timbre du son est dèterminè par les proportions donnèes dans la colonne d’air et non par celles du corps de l’instrument qui la contient», cioè “il timbro del suono è determinato dalle proporzioni della colonna d’aria e non dal corpo dello strumento che la contiene”, e nel brevetto del saxofono precisò l’intenzione di creare «Un instrument qui par le caractère de sa voix pût se rapprocher des instruments à cordes, mais qui possédât plus de force et d’intensité que ces derniers», uno strumento che, per il carattere della sua voce, potesse avvicinarsi agli strumenti a corda e possedesse più forza e intensità. Musicisti importanti elogiarono Sax, Hector Berlioz più volte, anche nei suoi trattati, citò l’invenzione del belga esaltandola, Gioacchino Rossini consigliò al Conservatorio di Bologna di acquisire gli strumenti appena creati da Sax, e Richard Wagner chiese consiglio e ispirò l’invenzione della tuba wagneriana, che fu introdotta nella partitura e nell’orchestra della tetralogia Der Ring des Nibelungen. Nonostante la sua fortuna e la stima ricevuta dai grandi della musica, Sax fu boicottato in vita dai fabbricanti di strumenti e finì in miseria dopo due bancarotte. Attualmente riposa nel cimetière de Montmartre.

© Marco Vignolo Gargini