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Antonella Clerici al Messaggero: «La fortuna milionaria tra i fornelli»

Creato il 05 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Antonella Clerici al Messaggero: «La fortuna  milionaria tra i fornelli»Ventotto anni di Rai non sono uno scherzo. «Sono quasi la metà di quei sessanta che viale Mazzini festeggia ora, interrotti solo da sei mesi a Mediaset nel 2000. Allora, quando passavo sotto la sede Rai di Milano a Corso Sempione, mi veniva il magone» racconta Antonella Clerici. Nella sua carriera di magoni, dopo, ne ha avuti davvero pochi: «Ho avuto cento volte di più di quanto mi sarei mai aspettata. Sono una ragazza di provincia, nata a Legnano e figlia di un papà che aveva una coloreria e una mamma casalinga. Nessun aiuto. Semmai un po’ di fortuna».
Domani sera, la fortuna, devono averla gli spettatori della notte della lotteria Italia, abbinata a La prova del cuoco: primo premio 5 milioni. «Sì - racconta -, sarà una serata speciale con i cuochi, un menu matrimoniale e alcuni colleghi come ospiti: Pupo, Insinna e Amadeus fra gli uomini e Paola Barale, che finge di non essere brava ai fornelli ma sa il fatto suo, la mia ex dirimpettaia Rita Dalla Chiesa e Iva Zanicchi. Ci sarà anche una specie di charity. Ho preso spunto dalla storia di Bruno Serato, lo chef che ogni sera a Los Angeles fa la pasta per 700 bambini che non avrebbero da mangiare e che la Cnn ha premiato. Vorrei che i miei cuochi facessero altrettanto qui in Italia. So che ci sono difficoltà burocratiche da superare. Ma quando mi metto in testa una cosa...»
È caparbia e coi piedi per terra, la signora Clerici, neocinquantenne (gli anni li ha fatti un mese fa) consapevole di essere arrivata al successo dopo un bel po’ di gavetta: «Le tv private, lo sport, il debutto in prime time a 38». Tredici anni fa si mise in testa di spignattare in tv a mezzogiorno e da allora ha continuato a farlo ininterrottamente (quando, per un anno e mezzo, ne è stata tenuta lontana ha fatto fuoco e fiamme): «La cucina mi diverte e La prova del cuoco è un programma atipico, fatto in diretta. Non ha nulla del talent. Ogni giorno lasciamo al Tg1 tre milioni di spettatori e la nostra media di ascolto è di 2 milioni e mezzo», ci tiene a sottolineare.
Come giustifica il tentativo non riuscito di portare in prima serata la cucina con La terra dei cuochi? «Se avesse avuto uno spin off in daytime - sostiene - avrebbe avuto risultati diversi. Per uno show così bisogna creare affezione. Non ci sono paragoni da fare con Masterchef, che è registrato e montato».
Intanto, a febbraio, riprende la gara canora per talenti in erba, Ti lascio una canzone, con l’idea «di dare più peso alle esibizioni che alla gara» perché, dice, «ci vuole meno agonismo». Per il futuro, invece, pensa «a uno show fatto per scaldare i cuori, tipo Il treno dei desideri che nella tv di oggi manca».
Quanto al rinnovo del contratto, i dubbi sembrano davvero pochi: «Scade a giugno, ma sia io che Carlo Conti, anche lui è in scadenza, ci sentiamo legati indissolubilmente alla Rai». Nessun progetto, invece per Sanremo, stavolta come ospite, visto che si festeggeranno i 60 anni della Rai: «Fazio inviterà più la storia della Rai, che il presente. Giustamente, non mi ha chiamata». Ma, ritornarci un giorno come conduttrice, non le dispiacerebbe anche se mette le mani avanti: «Secondo me ora tocca a Carlo Conti. Io potrei rifarlo un giorno in coppia con un altra donna, una come Laura Pausini o un’attrice».
Marco Molendiniper "Il Messaggero"

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