ANTONIO BARRESE SparklingObject Family: ad ArtVerona con la galleria Valmore Studio d’Arte – di Stefania Gaudiosi

Creato il 13 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

ANTONIO BARRESE SparklingObject Family, ArtVerona. Di Stefania Gaudiosi. Ad ArtVerona 2012, la fiera delle gallerie italiane che apre il mercato dell’arte per la stagione autunnale - dal 18 al 22 ottobre 2012 - ed è la prima a sondare scambi, quotazioni e attività delle gallerie d’arte italiane – Valmore Studio d’Arte di Vicenza è presente con un gruppo di artisti di primo livello. MAE Milano Arte Expo ha già segnalato (LINK) il progetto colossale FlowingRiver _RioAmazonas di Antonio Barrese (Nato a Milano nel 1945 e, tra l’altro, fondatore nel 1964 del Gruppo MID insieme agli artisti Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca e Alberto Marangoni. Il MID, Mutamento Immagine Dimensione, fu considerato negli anni ‘60 e ‘70 uno dei gruppi artistici internazionali d’avanguardia e di frontiera). Siamo quindi lieti di ospitare il testo su SparklingObject Family, famiglia di opere che mette in scena l’energia”. >>

ArtVerona 2012 – ANTONIO BARRESE SparklingObject Family

Stefania GaudiosiPrima della luce c’era l’elettricità, senza di essa non si spiegherebbe neppure il Big Bang. Dio ha sognato l’elettricità la notte precedente il primo giorno, col capo poggiato sui progetti di un imperfetto prato erboso. Non essendo consapevole del senso del suo sogno, ne ha fatto dono a Zeus, uno dei suoi simulacri sul pianeta che stava progettando.

L’energia si manifesta solo quando si trasferisce da un luogo a un altro, ferma nella materia è invisibile.

Oppure quando due corpi, di carica opposta o di diverso potenziale, incontrandosi, sciolgono legami intimi e instradano onde nell’ordine di un raggio, di un arco luminoso, di una scarica elettrica, di una scintilla o di una folgore.
Ogni civiltà ha dato forma all’archetipo. Le particelle di materia e le onde si sedimentano nei sogni prima che nei corpi.
Hadad era il tonante. Seth, il dio delle tempeste. Shango, il distruttore di foreste, abitante del cielo da cui scagliava fulmini. Raijin, era il demone della luce e Mextli, dio dell’elettricità, indossava un’armatura incandescente. Perun, il dio supremo, fabbricante della folgore, era il signore del cielo e del tempo atmosferico. Thor, il più potente, in grado di far tremare la Terra con il suo martello, regnava in perenne lotta con i giganti del caos e dell’oscurità, che tentavano di impadronirsi della sua luce.
Infine Zeus, dominatore del cielo e dell’Olimpo, decideva del destino umano grazie alla capacità di dispensare energia elettrica.

ANTONIO BARRESE SparklingObject Family ArtVerona – ELECTRIC GRASS

Tutte queste divinità (o una sola, l’immagine originaria di cui tutte sono la maschera) erano le più potenti e incognite: l’elettricità era il fenomeno più temuto e sconosciuto e, insieme, il più vitale.
L’elettricità, nondimeno, è il simbolo del mondo moderno. Consente di controllare il mondo notturno come il diurno, rende possibile l’incontro di luoghi lontanissimi, trasformando incessantemente il nostro rapporto con il tempo e con lo spazio.
Sviluppando la sua ricerca, Antonio Barrese, indaga una possibile a-semanticità. La pretesa – utopica – che esistano momenti o situazioni non-comunicanti: il solo manifestarsi delle cose, nelle giuste condizioni.
La luce (sua materia prediletta) è ora un eccesso, dietro cui vi è qualcosa di più semplice, di meno elaborato e più essenziale: l’elettricità, appunto.
La carica elettrica è una di quelle entità che può essere misurata e utilizzata, ma non può essere definita in termini facilmente comprensibili (come lo spazio, il tempo o la massa). Se ne osservano gli effetti: un oggetto dotato di una carica elettrica esercita una forza a una certa distanza su un altro oggetto. Se due oggetti hanno lo stesso tipo di carica, siano entrambi positivi o entrambi negativi, si respingono. Quando i due oggetti hanno carica opposta si attraggono.  Questa forza d’attrazione, in un atomo, lega i nuclei positivi agli elettroni negativi. L’elettricità, dunque, tiene insieme il mondo.

ANTONIO BARRESE SparklingObject Family ArtVerona – ElectricSky

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Questa famiglia di opere mette in scena l’energia, manifestandola nella sua essenziale purezza primaria.
Sono oggetti e strutture che impiegano, senza altra mediazione, la natura fisica del materiale, la sua capacità di trasportare elettricità fino a generare uno sciame di scintille, piccoli, continui cortocircuiti prodotti dall’incontro delle barre di acciaio.
L’artista indaga la struttura delle cose per rivelarla nuovamente isolandone gli effetti, rendendola fenomeno esemplare. E, spingendosi oltre, scioglie la materia in un’alchimia e la porge al mondo rinnovata.
Nulla si crea, tutto si trasforma. Persino il tempo diventa luce (la durata di una scintilla è inferiore al millisecondo, ma ciascuna scintilla è una rapida eternità che si manifesta).
Perché le scintille, semina flammae, generano fuoco e calore, chiave di trasformazione nell’alchimia come nella psicoterapia (Solo il calore, che sale con l’amore, scioglierà gli incidenti ghiacciati della vita).
Vedere l’energia che scorre come linfa negli involucri isolanti e renderla per una volta innocua – perché non ci è mai dato di toccarla, il suo contatto sarebbe doloroso o fatale – , trasformarla in gioco, in uno sciame di piccole stelle che si genera al nostro passaggio e nelle nostre mani. È una gioiosa riconciliazione con le forze elementari, l’occasione di un sorriso che si libera nel celebrare una nuova probabilità offerta all’impossibile.

Stefania Gaudiosi
Settembre 2012

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ArtVerona

ottava edizione, dal 18 al 22 ottobre 2012 LINK

galleria Valmore Studio d’Arte presenta

ANTONIO BARRESE

SparklingObject Family

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Per informazioni su mostre, progetti e attività di Antonio Barrese: http://antoniobarrese.blogspot.it/

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ANTONIO BARRESE SparklingObject Family ArtVerona – ElectricGrass

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MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia Stefania Gaudiosi per il testo e le immagini relative a SparklingObject Family di Antonio Barrese ala fiera d’arte ArtVerona.

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