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Antonio Di Pietro l’unico a denunciare l’inciucio: “maggioranza trasversale e inciucista”

Creato il 12 gennaio 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Antonio Di Pietro l’unico a denunciare l’inciucio:
“maggioranza trasversale e inciucista”

a cura di Iannozzi Giuseppe

Antonio Di Pietro l’unico a denunciare l’inciucio: “maggioranza trasversale e inciucista”
Antonio Di Pietro contro Giorgio Napolitano: “In democrazia nessuno è esente da critiche, neanche il capo dello Stato. Questo governo l’ha voluto lui, questa maggioranza l’ha voluta lui: ma il capo dello Stato intende difendere la magistratura o no? Oggi a Montecitorio si è assistito a un mercato delle vacche (con tutto il rispetto per le vacche), ad uno scambio di favori tipico delle società criminali che ha garantito l’impunità a Cosentino. Questo è un Parlamento che non è in grado di rispettare le leggi e la Costituzione, non c’è più titolo morale, etico, politico per cui ogni parlamentare di questo Parlamento resti al proprio posto: prima si va alle elezioni e meglio è”.

Si legge nel comunicato, con la corte in plenum, con tutti i 15 giudici in carica (presidente Alfonso Quaranta e giudice relatore Sabino Cassese): “La Corte costituzionale, in data 12 gennaio 2012, ha dichiarato inammissibili le due richieste di referendum abrogativo riguardanti la legge 21 dicembre 2005, n. 270 (Modifiche alle norme per l’elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica). La sentenza sarà depositata entro i termini previsti dalla legge”.

Sempre Antonio Di Pietro, dopo la bocciatura del referendum sul Porcellum: “L’Italia si sta avviando lentamente verso una rischiosa deriva antidemocratica: manca solo l’olio di ricino. Il governo era nato solo per l’emergenza e ora deve restare fino al 2013 senza permettere ai cittadini di esprimersi. E’ stato stravolto il principio democratico dei due poli visto che ora c’è una coalizione destra-sinistra. La Corte Costituzionale è arrivata addirittura al punto di impedire al popolo italiano di scegliere quale legge elettorale vuole. E’ tempo di scendere nelle piazze e di passare alla protesta attiva per non assistere più a questo scempio di democrazia. La scelta sul secondo quesito non ha nulla di giuridico o costituzionale ma solo politico e di piacere al Capo dello Stato e alle forze politiche di una maggioranza trasversale e inciucista che appoggia Monti, una volgarità che rischia di farci diventare un regime”.

E’ evidente a tutti che Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) è l’unico coraggioso che denuncia l’inciucio del gorverno di Mario Monti ‘il banchiere’, voluto in primis da Giorgio Napolitano, l’ex dei GUF (Giovani Universitari Fascisti).

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