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ANTONIO DI PIETRO “SPERO CHE SCAJOLA SCELGA DI DIFENDERSI NEL PROCESSO ANZICHé DAL PROCESSO”

Creato il 14 maggio 2010 da Madyur

Il governo delle contraddizioni decide di non andare a Perugia, per mancanza di garanzie, mentre l’opposizione chiede le dimissioni.

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Onorevole Di Pietro , Scajola prima dice di dimettersi per fare chiarezza e difendersi, poi non si presenta di fronte ai pm. Cosa ne dice?

“C’è questo aspetto tecnico che mi pare interessante. Non lo dico io, ma una simile frase detta da un avvocato non ha nessun senso. Lo sanno tutti : i testimoni non si possono permettere di dire io sì, io no. I testimoni che vengono chiamati si devono presentare , altrimenti li vanno a prendere i carabinieri. Il che significa che Scajola è indagato. Ci ha dato notizia . D’accordo che adesso con Berlusconi tutto è possibile …. ma se quello che dice Scajola fosse vero significherebbe che questa volta fanno i loro comodi senza nemmeno cambiare la legge”

Dunque non crede che Scajola…

“Dico che si è comportato meglio di Berlusconi che è cento più volte inguaiato di lui e sta lì a fare il bello e il cattivo tempo. Quello delle dimissioni è un passo doveroso che comunque gli dobbiamo riconoscere di avere fatto. Ora deve dare delle giustificazioni e per questo ha fatto bene ad affidarsi agli avvocati. Spero però che scelga la strada di difendersi nel processo anziché dal processo. Che poi è l’unico modo che ha per uscirne con la dignità intatta. Mica come Berlusconi che il 90% delle cose le fa da Palazzo Grazioli o da Arcore che non sono certo la sede del Governo. E infatti le riunioni sono sempre più dedicate a mettere insieme i cocci della coalizione o a rafforzare difese , come il lodo costituzionale. Da un momento all’altro può succedere di tutto”

In che senso ? Dice che tra poco si va a votare?

“Qui il governo può cadere dall’oggi al domani e poi va a finire che scatta l’emergenza e noi non siamo preparati. In un momento del genere rivolgo una accorata preghiera a Bersani : non possiamo più dire che è troppo presto per formare la coalizione. Non è una cosa che si fa dalla mattina alla sera , noi dobbiamo essere pronti se no finisce come nel Lazio. Dobbiamo formare una coalizione con una serie di proposte sui problemi del Paese , non contro qualcuno.E’ il momento di scegliere un leader”

E chi suggerirebbe come candidato premier del centrosinistra?

“Per quanto mi riguarda dico che non dovrebbe essere un segretario di partito. Sarebbe un errore. E non sto dicendo no a Bersani o mettendo il bastone delle ruote di qualcuno. Sto solo dicendo che noi segretari ci dovremmo occuparci della squadra affidando la candidatura ad un leader di sintesi che porti serenità e pacificazione sociale, che possa parlare a tutti, anche a chi non vota più. Noi abbiamo una professionalità che ci da più serenità rispetto ad un centrodestra piduista , fascista e xenofobo. Io il passo indietro lo faccio. Lo facciano anche gli altri. Ma ripeto , non sto facendo sgambetti a nessuno”

Non ce lo fa un nome?

“Io che sono visto come un estremista , come duro e puro non sono certo indicato ad individuare il pacificatore sociale con una personalità di altissimo livello”

madyur

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