Antonio Gramsci La nascita del Socialismo Italiano

Creato il 23 agosto 2013 da Maurizio Picinali @blogagenzie

CULTURA
Antonio Gramsci nasce ad Ales, in Sardegna, il 22 gennaio 1891, quarto dei sette figli avuti da Francesco Gramsci e Giuseppina Marcias.Al periodo del trasferimento della famiglia a Sòrgono (in provincia di Nuoro), risale, dopo una caduta, la malattia che gli lascerà una sgradevole malformazione fisica: la schiena, infatti, andrà lentamente incurvandosi mentre le cure mediche tenteranno invano di arrestare la sua deformazione.
Il giovane Antonio respira in famiglia un'atmosfera difficile, a causa soprattutto dell'irrequieto padre, protagonista nel 1897 di una sospensione dall'impiego e di un arresto per irregolarità amministrative. Nel 1905 riesce comunque ad iscriversi al liceo-ginnasio di Santu Lussurgiu, mentre nel 1908 cambia e approda al liceo Dettori di Cagliari, città dove in pratica comincia a condurre una vita autonoma. Inizia a leggere la stampa socialista che il fratello Gennaro gli invia da Torino.
Insieme a molti giovani del liceo Dettori, Gramsci partecipa alle "battaglie" per l'affermazione del libero pensiero e a discussioni di carattere culturale e politico. In quel periodo abita in una poverissima pensione in via Principe Amedeo, e le cose non cambiano certo in meglio quando si trasferisce in un'altra pensione di Corso Vittorio Emanuele. A dx GRAMSCI DA BAMBINO
Cagliari, in quel tempo, è una cittadina culturalmente vivace, dove si diffondono i primi fermenti sociali che influiranno notevolmente sulla sua formazione complessiva, sia sul piano culturale che caratteriale. A scuola si distingue per i suoi vivi interessi culturali, legge moltissimo (in particolare Croce e Salvemini), ma rivela anche una notevole tendenza per le scienze esatte e per la matematica.
Conseguita la licenza liceale, nel 1911 vince una borsa di studio per l'università di Torino. Si trasferisce così in quella città e si iscrive alla facoltà di Lettere. Stringe amicizia con Angelo Tasca, già socialista.
Vive i suoi anni universitari in una Torino industrializzata, dove sono già sviluppate le industrie della Fiat e della Lancia. È in questo periodo di forti agitazioni sociali che matura la sua ideologia socialista. A Torino frequenta anche gli ambienti degli immigrati sardi; l'interesse per la sua terra, infatti, sarà sempre vivo in lui, sia nelle riflessioni di carattere generale sul problema meridionale che per ciò che riguarda gli usi e i costumi.

Gli interessi politici lo vedono organizzatore instancabile di numerose iniziative, tanto che addirittura di lì a qualche anno lo troviamo in Russia. Si sposa a Mosca con una violinista di talento che gli darà due figli per i quali, dal carcere italiano di cui in seguito patirà i rigori, scriverà una serie di commoventi favole pubblicate con il titolo "L'albero del riccio". NELLA FOTO SOTTO Roma cimitero degli inglesi Tomba di Gramsci COMMEMORAZIONE 1970


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