Antonio SagredoPoesie giovanili

Da Ennioabate

Figure e maschere

Di metallo etrusco era tutto il cielo
e l’orizzonte colmo di un vento romano scabro.
Donava la terra ai volti parvenze d’oro,
fulvo era il cuore del sole ferito dal ramarro.
Radici di miele e sciami di madrepore giganti
ornavano una fievole menzogna sulla soglia.
L’Ospite giunse con occhio di re,
e polvere di rame e vigna maturata la scia
di baci rossi scodinzolante
coda di levriero.Donato il tralcio e smarrito il passo
esitava la luce al centro della sala,
mentre un Pierrot di porpora perle infilava
alla sua veste di sorriso e di chimera.

Arlecchino, di grappoli e di polipi,
soffocava il suo gozzo… nei colori!

(Roma, 19 ottobre 1976)

*
Ascoltavo dietro cancelli azzurri
un non so che
come il dolce linguaggio dei pazzi,
una dolce divina afasia.
I corvi Pierrot salmodiare
un canto di gemme ametiste,
nel vento latino sussurrare
le stelle alle stelle
un dolore d’argento,
un inno alla gioia
da distruggere un cuore!

(Roma, 23 ottobre 1976)

*

Caini, Abeli, mi sentite?

Mio potere è il cinismo: vi disprezzo!
Più forte della verità è la mia fede!

Nel duemila sarà inutile vivere:
non ci sarà e né avrete un’eternità da scoprire!

(Roma, 10 -15 dicembre 1976)

*
in questa vita difficile è sognare
sognare la vita è ben più difficile
(parafrasi da V. M.)

*

S+Q+M

Talenti invisibili discorrono
di eventi – nelle arterie!

Ehi, della Morte, mi sentite?
Domani la Vita è un’altra cosa!

Il mio cranio è cosparso di perle,
l’oriente si è bardato d’aurore.

Come nidi marini i balconi di cipolle!

I garofani hanno respinto gli specchi,
la lusinga è la felicità della soglia,
e dorato è il veleno autunnale.

Strage di occhi affamati di veline!

Il sorriso di luce di un violino.
Un contrabbasso di legno elegante.
Un trombone raffinato sull’occhiello.

Maestri, corruttori della Vita!

(Roma, 21-23 dicembre 1976)


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :