Antonio Vivarini. Il capostipite.

Creato il 21 gennaio 2014 da Aljo

Tra le innumerevoli famiglie di pittori che nei secoli permisero a Venezia di innalzarsi a capitale mondiale dell’arte, un posto di rilievo è occupato dalla famiglia Vivarini e Antonio Vivarini ( 1418 – 1484 ), detto anche Antonio da Murano, ne fu il capostitipite. La sua opera si colloca sul finire del tardo gotico e il germogliare del rinascimento. Nei suoi lavori, con un cromatismo delicato e raffinato, Antonio rende questo passaggio compenetrando gli stilemi bizantini con una ricerca spaziale e una resa in senso naturalistico e umanizzazione delle figure. Profondamente influenzato da Gentile da Fabriano, nel corso della sua attività, si trovò a lavorare a fianco di numerosi artisti, dal più vecchio Giovanni d’Alemagna ( suo cognato ), al più giovane Andrea Mantegna. Verso la metà del Quattrocento, aggiornato sui nuovi canoni rinascimentali dal collezionista d’arte Francesco Squarcione e dai lavori padovani di Donatello, fu con Jacopo Bellini alla testa del rinnovamento pittorico veneto. La sua bottega restò operosa anche dopo la sua morte, grazie i lavori del fratello Bartolomeo e del figlio Alvise.

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