Ansia.
Ansia.
Oddio, che ansia.
Oddio che ansia.
ODDIO CHE ANSIA.
Sono un po' ansiosa ultimamente, l'avete notato? No, così, era per dire.
E' che l'ansia è una droga. Sì.
Si comincia per carattere o per una serie di fattori contingenti che portano ad avere tutto sulle spalle. Oppure è sfiga.
C'è il lavoro, in cui siccome sei donna devi lottare il triplo perché sennò sei donna, rendi meno di un uomo. E poi non sei nemmeno leccaculo, quindi peggio. E la tua ansia da prestazione è sempre alta, vorresti essere sempre precisa, senza errori, senza intoppi. Un cylone, per dire. Epperò non lo sei affatto. Anzi.
Ansia.
Senza contare la vita privata.
I genitori che invecchiano, hanno bisogno di te. Non te lo chiederanno mai e poi mai, ma tu vedi la camminata ingobbita di tuo padre, le rughe intorno agli occhi di tua madre e lo sai lo stesso. Anche col loro silenzio. Anche grazie al loro silenzio. Tutta la vita hai contato su di loro ed ora all'improvviso tocca a te. Sei pronta? No? Peggio per te.
E tua sorella? Tua sorella come un canarino impazzito svolazza verso la stratosfera senza maschera ad ossigeno e cerca conforto in te. Come se tu potessi dargliene. E il tuo essere sempre sorella maggiore rende la tua impotenza la sublimazione dell'ansia.
Ansia da controllo, certo.
Ma fa differenza?
Ansia, ansia, ansia.
E sentirsi un campanello che suona in testa a memento dei tuoi 35 anni suonati. Quando lo fai un figlio? Ma che ne so. E se poi non sono in grado? Se sono troppo egoista, se non sono capace? E se, e se, e se?
Vogliamo parlare poi dei soldi e del buco rosso del mio conto corrente.
No, se solo ci penso mi viene l'ansia.
Se poi penso a mia nonna che mi spinge al risparmio della monetina, mi viene un'ansia doppia.
L'ho già detto che sono ansiosa?
E la casa che urla vendetta perché l'hai abbandonata tra peli di gatto e polvere? Ed il mucchio di panni da piegare? Ed il tuo gatto che per protesta va a mangiare scatolette dai vicini?
Ansia, moltissima ansia.
Ma l'ansia è subdola, si appiccica al suo ospite come una tenia. E cresce, si nutre della paura, del dolore, della carenza di ore in una giornata.
Quando poi l'ansia s'accomoda in casa, basta poco per far sì che comandi a bacchetta.
Come te ne puoi liberare?
Come?
Ah, io non lo so.
Non me lo chiedere, ché mi metti ansia.
Al massimo, posso preparare una tisana al finocchio. Se aiuta...