anziani cowboys persi nella wilderness...

Creato il 16 febbraio 2015 da Omar
Il ranch del vecchio John Vogelin è un santuario in cui l'epopea del vecchio west ha trovato ricovero ed è anche il posto dove - con l'arrivo della bella stagione - il nipotino dodicenne Billy va a trascorrere le vacanze per annusare il profumo di un machismo e di un modo di intendere la vita che ormai la modernità ha fagocitato. Ma la tegola d'un esproprio giunge inopportuna a rompere l'incantesimo: siamo in piena Guerra fredda e la nazione ha l'impellenza di allargare le proprie basi missilistiche. L'anziano cowboy decide quindi di non piegarsi allo scriteriato diktat arrivando, stoicamente, a dichiarare guerra al suo stesso Paese: «Resistere molto, obbedire poco». E quando dalle ingiunzioni del tribunale si passa alla doppietta, le cose si fanno complicate; oppure, se vogliamo, maledettamente semplici.Edward Abbey è una delle figure mitiche dell’ecologismo americano: autore di saggi e romanzi, con gli anni si è fatto interprete di un radicale anarchismo naturalistico intriso di valori pioneristici. Con Fuoco sulla montagna (la cui ristampa la nuova Meridiano Zero bolognese non ha ancora programmato ma noi ci auguriamo avvenga quanto prima) propone un tentativo importante di decodifica di quel forte sentimento di conservazione che ancora oggi caratterizza una parte rilevante dell’America più profonda, quella cresciuta negli sterminati spazi della Frontiera in perfetta comunione con la natura più selvaggia. I tramonti rosseggianti del New Mexico sono descritti in questo libro con piglio cinematografico, il sole è implacabile sulla pianura battuta dallo stridìo delle locuste e la calura avvolge spietata le gesta dei protagonisti.All'interno di una vicenda elementare, piana e addirittura classica nel suo srotolarsi per accumulo, Abbey introduce numerosi quesiti etici di non facile scioglimento. Le ragioni del vecchio nonno si scontrano con un passato nient’affatto irreprensibile: la terra rubata agli Apache, i ranch costruiti sfruttando i messicani. Già all’epoca - agli inizi dei ’60 - il progresso viene percepito dallo scrittore statunitense come elemento di corruzione, e il rifiuto dell'innovazione l’unica via praticabile per la schiatta di eroi crepuscolari come il settantenne John (curiosa ma in fondo scontata la somiglianza di questo personaggio con Homer Bannon, vecchio cowboy tutto d'un pezzo di Hud il selvaggio, altro imperdibile romanzo western opera di quel mito che risponde al nome di Larry McMurtry).
Fuoco sulla montagnaEdward Abbey (Ed. Meridiano Zero)

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