La pellicola è un film di formazione, il cui passaggio dal gioco all'età adulta affrontato dai giovani protagonisti, viene segnato da un futile atto criminale. Thierry de Peretti costruisce la pellicola rifacendosi a molti film di ambientazione periferica, per assonanza mi è venuto alla mente L'Odio, solo che in questo caso la periferia raccontata dal regista non è una banlieue parigina ma bensì quella corsa, con i suoi contrasti netti tra il lusso turistico e il degrado.
Una vicenda pregna di realismo, che quasi a fatica cerca di avanzare e trova un po' di limiti nei giovani personaggi messi in campo. Questi, almeno nella parte iniziale, sembrano essere interscambiabili e per il resto della pellicola non delineano mai dei veri e propri caratteri, la cui mancanza, in concomitanza al loro agire alla cieca o senza apparente motivo, tende da un lato a spiazzare (logicamente parlando tutto ciò che fanno non ha senso) e dall'altro a inquietare per via dell'imprevedibilità assoluta.
Un film comunque interessante, con una Corsica inedita e spogliata delle sue bellezze e dei suoi topoi, con messaggi di lotta di classe e di disagio sociale e un finale che se non fa discutere quantomeno fa pensare.
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