Al centro il paese vittima inconsapevole della fama del bandito
Milano, 28 lug. (Apcom) - La Procura di Palermo ha recentemente aperto un nuovo fascicolo sulla morte del bandito Salvatore Giuliano, ucciso in circostanze mai del tutto chiarite a Castelvetrano (Trapani) il 5 luglio del 1950. Tutto è nato da un esposto presentato dallo storico Giuseppe Casarrubea, che in passato si è spesso occupato del caso Giuliano.
Dal 1943 al 1950, l'anno della sua morte, Giuliano è stato un protagonista di assoluto rilievo del banditismo siciliano. Tra le decine di delitti che gli sono stati attribuiti, spicca la strage di Portella della Ginestra del 1° maggio 1947, di cui ancora oggi non si conoscono i mandanti e i favoreggiatori. Ma, vittima inconsapevole della sua trista fama, è anche Montelepre, il piccolo in provincia di Palermo che gli ha dato i natali. E proprio a questo paese, che ancora oggi non è riuscito a scrollarsi la fama che lo circonda, è dedicato il lavoro di Salvatore Badalamenti, "Montelepre, il dopoguerra e i misteri di Giuliano", Edizioni la Zisa. Badalamenti infatti è nato e cresciuto a Montelepre. Attualmente vive a Palermo e lavora nella segreteria di una scuola statale. Dal 1980 al 1985 è stato consigliere comunale Pci del comune di Montelepre.
Red/Gfp - 281519 lug 10