Sabato 14 Maggio 2011 si è svolto l'aperitivo letterario condotto da Sabrina Sasso SACRO E PROFANO: Giorgio Mattei, il sacro. Emanuel Gavioli, il profano. Due uomini d'oggi a confronto con i loro scritti, le loro idee, i loro stili di vita.
Ecco qui le conclusioni su di me:
c'ho in testa questa canzone: L'amore torna prima o poi di Zarrillo - Qualcuno potrebbe dire "puah, che sdolcinatura". A parte il fatto che è una canzone stupenda e fatta per cuori sensibili e poco cinici, io risponderei che a questa canzone mi viene in mente un solo volto. Quello di Emanuel.
Emanuel porta il nome di una delle persone più importanti nella mia vita: il mio nipotino di due anni, vietnamita di nascita e felicemente accolto da noi, la sua famiglia.E con Emanuele ha in comune un esordio un pò infelice nella vita. E parlo, ovviamente, di esordio diverso dalla nascita. Ed anche un'altra cosa importante che però riguarda una sfera troppo privata.
Guardando i suoi occhi franchi, la dolcezza e la rabbia che si avviluppano nella sua pancia e si scagliano su di noi con un rombo che parte dalla voce ed arriva al cuore, mi verrebbe voglia di dirgli "scrivi, scrivi e scrivi ancora", insisti, vai avanti. C'è del buono in te, come uomo e come scrittore. Lo vedo io, lo vedono altri.
Scrivi, anche quando le cose andranno diversamente. Scrivi soprattutto quando ti sarai nuovamente innamorato ed avrai i tuoi bei bambini ed il tuo ristorante. Una bella moglie che ti sorride dal balcone di casa quando rientri.
Emanuel m'ispira questo: canzoni melodiche, pane appena sfornato, l'alba, un bimbo incantato.
L'amore torna, prima o poi.
Sabrina Sasso