Aperto per vacanza

Creato il 23 agosto 2012 da Povna @povna

Alla fine ce l’ha fatta. E forse la cosa nemmeno fa notizia, perché – dopo che hai passato sul tuo tema alcuni mesi un po’ a pensarci, e un’estate intera di letture e di ricerca – non è che poi a buttare giù una trentina di cartelle ci voglia tutto questo genio. Però la ‘povna è contenta lo stesso. Perché – grazie agli ultimi due giorni di maratona a oltranza (che le hanno consentito di produrre la versione scritta, quella abbreviata per il talk e il power point per sovrappiù – che, di fronte a una platea in cui le lingue parlate sono circa venti, serve sempre) – può partire con un po’ di anticipo. Direzione il paese-che-è-casa.
Quale sarà il suo itinerario (treno + treno + littorina) lo ha già spiegato un’altra volta. Così come quello che accadrà poi sabato, quando, in omaggio a una tradizione che conta ormai i suoi quindici anni, la ‘povna e Thelma si trasferiranno all’agriturismo dello zio Matto, per cominciare la loro settimana di rituali e accudimento, insieme agli amici del nord.
Quello che è relativamente nuovo, per quest’anno, sono i tempi del ritorno, che la aspettano puntigliosi al varco. La ‘povna non avrà fatto in tempo, domenica 2, a svuotare nelle lavatrici il contenuto della sua valigia colma (e a incontrarsi con Ohibò che non vede dal febbraio scorso), che il lunedì dovrà partire un’altra volta. Direzione l’inizio della scuola, ovviamente. Ma anche e soprattutto la Neverland di settembre, che quest’anno riapre i suoi battenti in concomitanza esatta esatta – neanche un giorno di comporto – per costringere la ‘povna a uno di quei cambi in corsa – treno-mondo-treno-mondoaltro – che sono tra le cose che più la inebriano nella sua vita.
Saranno giorni intensi, strani e complicati – anche se belli. Perché l’inizio della scuola è comunque un momento di per sé dalla ritualità potente. E perché anche, e soprattutto, per quanto riguarda Neverland, lo sceneggiatore si è divertito a intrecciare i loro destini in modo strano, e assai complesso, da quel lontano giorno. E la ‘povna è consapevole di non potere prevedere del tutto le emozioni.
Però, per ora, alza le spalle e non ci pensa. E lascia che la sua vita si apra, finalmente, alla vacanza. La ‘povna corre verso la meta senza un attimo di sosta. E tutto il molto resto, per adesso, può aspettare.

ps. come sempre in questi giorni, la ‘povna non sarà davvero disconnessa (ché dallo zio Matto la rete c’è, e funziona bene, e pure ovunque; e alla bisogna c’è pure il telefono di Thelma) – anche perché fare i geek sulla grande tavola della loro colazione collettiva e multioraria fa parte, oramai da tanto tempo, dei loro inossidabili rituali. Detto questo, la ‘povna lo sa, quando arriverà lì il mondo assumerà, tutto intero, un altro ritmo. Ed è possibile che la sua telematica presenza subisca un volontario rallentamento strutturale.