Ci sono voluti quasi tre anni per il sequel de L'Alba del pianeta delle Scimmie e l'attesa è stata ben premiata, se il primo capitolo faceva intuire la possibilità di un ottimo film, in questa seconda pellicola le speranze si materializzano e finalmente siamo di fronte a un blockbuster dove la perfezione tecnologica sposa anche una profonda riflessione sul presente.
Cesare è un personaggio carismatico che si è evoluto da scimmia intelligente per effetti di un farmaco, in un capo reso saggio dall'esperienza. Durante il film vediamo il suo credo messo alla prova, la convinzione che le scimmie siano superiori agli uomini crollare e scoprire che non è tanto la razza o la specie a creare i simili ma l'apertura mentale e la comunione d'intenti.
Anche Koba è un vilain di tutto rispetto la cui diffidenza verso gli uomini, giustificata dalle angherie subite permette di identificarsi anche con lui e di non odiarlo.