La tecnologia è bella. La tecnologia ti semplifica la vita. La tecnologia ha reso il mondo un posto migliore e decisamente più piccolo, abbattendo di fatto i confini nazionali e le barriere architettoniche. Tutto decisamente lineare, facile, roseo e profumato.
Eppure, a monte, esiste un problema subdolo ed invisibile, e quando (e se...) questo si manifesta, è praticamente impossibile da risolvere, se non forzando manualmente il sistema stesso, scardinandolo dalle fondamenta...
Nel dettaglio, vi ricordate quando eravate giovani, come vivevate i rapporti con l'amministrazione pubblica? Serviva un documento? Era necessario istruire una pratica? Ci si recava in un ufficio, si faceva la fila, si parlava con un impiegato che compilava manualmente della modulistica cartacea che poi ci faceva firmare e l'operazione si risolveva comodamente dialogando con un interlocutore umano. Magari i tempi erano un po' più lunghi di quelli moderni (ma anche no...) ma, nel complesso, difficilmente insorgevano intoppi insormontabili. Perdipiù, proprio perchè l'interlocutore al quale ci rivolgevamo era una persona in carne ed ossa, proprio come noi, se sussistevano dei casi particolari o delle eccezioni, si riusciva in qualche modo o maniera a trovare un accomodamento... Ragionando.
Al giorno d'oggi tutto è informatizzato ed anche se in un ufficio dialoghiamo ancora con un impiegato in carne ed ossa, questo non è più un operatore "facente funzione" che si occupa in prima persona di risolvere le situazioni che via via gli si presentano... Più che altro, siamo alle prese con degli "intermediari" che interagiscono con un database informativo centralizzato entro il quale le nostre posizioni vengono registrate, vagliate, aggiornate, modificate, cancellate o regolarizzate, a seconda delle circostanze...
Il problema è che questi database sono delle strutture rigide e statiche. Accettano solo l'inserimento di certi determinati dati, che successivamente vengono raffrontati con dei parametri di controllo stringenti ed inequivocabili...
...E se casualmente tu, per una serie di circostanze, hai una situazione anagrafica difforme rispetto a quella che il database è in grado di elaborare, capita che non c'è verso di ottenere quei risultati che 15/20 anni fa potevi raggiungere discutendo pacatamente con una persona in grado di risolverti i problemi ricorrendo a documentazioni cartacee...
Ora, mettetevi comodi, che vi racconto una storia vera.
Mio padre nasce il 26 Ottobre 1942 in quel di Pisino, provincia di Pola...
"Pazin" in croato...
Un territorio ex italiano che riporta alla memoria conformazioni geopolitiche prebelliche, risalenti ad un periodo storico durante il quale i confini del nostro paese erano più o meno così:
Il regno d'Italia.
Detto questo, è facilmente intuibile che mio padre è un profugo. Infatti, quando con la fine della seconda guerra mondiale i confini nazionali del nostro paese vennero modificati in seguito ai trattati di pace, lui, mia nonna e mio nonno si caricarono armi e bagagli in spalla e rientrarono in Italia, da italiani, insediandosi a Polcenigo, Sacile e Spilimbergo prima, e trasferendosi poi in via definitiva in quel di Udine. Ad Udine (Friuli Venezia Giulia, Italia) viviamo ancora oggi.
Questa è la parte triste della storia; non voletemene troppo, ma oggi su "Concetto Piramidale" va così... (Oddio, se non altro non è una storia straziante e drammatica! Mio padre era comunque relativamente piccolo e più di tanto non ne ha risentito ed i miei nonni non hanno mai espresso rammarico per la vicenda. Quindi pace, nel complesso... ;) ).
Ora comunque arriva la parte buffa (o la parte che ti fa cascare le braccia, a seconda dei punti di vista...), quindi tenetevi forte! :D Per il resto, per continuare la narrazione, a questo punto è obbligatorio saltare di palo in frasca (così manteniamo anche un certo tono muscolare ed il fisico ringrazia! In forma con "Concetto Piramidale"! :D ).
Dunque, proseguiamo... Qualche decennio fa la suddetta beneamata tecnologia ci ha portato in regalo la telefonia cellulare. Davanti alla novità, i Martelloni (seppur molto lentamente e con diffidenza...) si adeguarono. La prima "cellularizzata" della famiglia fu mia madre. Io la seguii a ruota e mio padre venne per ultimo. Lo accompagnai io, ad acquistare il primo telefono cellulare ed ad attivare la "SIM Wind" che lo avrebbe mantenuto in contatto con il mondo, anche in mobilità. Al bancone del negozio, mio padre snocciolava i suoi dati anagrafici alla commessa che al terminale eseguiva le svariate operazioni necessarie per attivare la sua utenza telefonica...
Nome: Enrico. Cognome: Martelloni...e così via. Età, codice fiscale... Tutto registrato e verificato in tempo reale via terminale.
Poi, la fatidica serie di domande... :P
"Nato a?". "Pisino.". "Pisino? Provincia di?" "Pola.". «Pola?! E che provincia è "Pola"? Che targa indico?».
"Ehhh... Buona domanda signorina. Sa, è territorio ex italiano... Oggigiorno è Croazia, ma una volta era Italia...".
«Perchè vede, io la provincia la posso scegliere solo entro le voci elencate nella tendina... Oddio, se oggi è Croazia, provo a scegliere "EE", che sta per estero... Vediamo cosa succede...».
ERRORE! Codice fiscale non conforme ai dati anagrafici inseriti! Riprova e controlla!
"Scrivi: POLA. P-I-R-L-A..."
Beh... Chiaramente il "grillo parlante" c'aveva ragione lui... Il codice fiscale era italiano e quindi non poteva in nessun caso essere compatibilie con l'escamotage della nazionalità "estera". Parallelamente, era impossibile non compilare i campi città/provincia, perchè lasciandoli vuoti la procedura non continuava... "Pisino" da solo non bastava e "Pola" non era specificabile in alcun modo, tra le province...
EPIC FAIL!
Soluzione? L'utenza di telefonia mobile di mio padre è da sempre intestata a me, perchè per risolvere il suo problema avrebbero probabilmente dovuto riprogrammare da zero tutta la gestione informatizzata delle utenze di "Wind"...
Qualche anno più tardi abbiamo assistito ad un'ennesima rivoluzione tecnologica. Con la legge 326/2003 Il "Ministero Della Salute" ha rinnovato le tessere sanitarie degli italiani, ristampandole modello "carta di credito" e rendendole altresì provviste di chip e di banda magnetica, con i dati dell'utente stampigliati fronte e retro e trascritti anche in formato digitale, tanto per gradire... :)
Il ministero s'è poi premurato di inviare le suddette tessere a tutta la popolazione.
Anche mio padre ha ricevuto la sua tessera...
Nome: Enrico.
Cognome: Martelloni.
Provincia: PL. (Cavolo! PL! La targa di "Pola"! Lo dice anche Uìchipedia!!! "Dopo che l'Italia ottenne la sovranità sulla Venezia Giulia, alla provincia di Pola fu assegnata la targa con la sigla PL." [cit.]. DAI CHE CI SIAMO!!!).
Luogo di nascita: JUG. (SERBIA-MONTENEGRO).
...
Ariepicfail!!! :D
Qualche anno fa, mio padre ha dovuto richiedere una nuova carta di credito perchè quella in suo possesso era ormai vicina alla data di scadenza... Si reca in banca per istruire le pratiche ed immediatamente si manifestano le prime problematiche (STRANAMENTE il sistema informatico, recentemente installato, mal digerisce un trio di dati e, più precisamente, il codice fiscale di mio padre in abbinamento con il binomio "Pisino/Pola"... :D ). L'impiegato lo tranquillizza e lo rimanda a casa, assicurandolo che avrebbe comunque risolto, in un modo o nell'altro, in tempi brevi. Passano tipo 15 giorni e mio padre si informa telefonicamente sull'andamento delle procedure:
"Sa, la questione è complicata... L'inserimento dell'anagrafica in locale non è possibile. Ho comunicato la situazione in sede centrale ed a Milano stanno cercando di forzare l'inserimento dei dati in remoto, bypassando le procedure di controllo...".
Dopo un mese mio padre ha avuto la sua nuova carta di credito, ma solo perchè dei tecnici hanno manomesso il database della banca, agendo come degli hackers, in pratica...
In una parola: LOL!
Questa settimana, in seguito ad un violento temporale, abbiamo avuto dei disservizi sulla linea telefonica "Infostrada" e da tipo 3 giorni il nostro telefono è totalmente muto. Dopo ore ed ore di baruffe con gli operatori del "155", mi sono attivato per vedere se sul relativo portale Internet c'era qualche altra scappatoia...
Primo problema: loggarsi. Dando per scontato di non aver alcun account attivo per l'utenza della linea telefonica guasta, avvio la procedura di registrazione di un nuovo username a lei associato... La procedura abortisce in quanto al portale risulta che l'utenza esiste già... Mio padre l'avrà registrata a casaccio e se anche gli domandassi qualcosa in proposito, non avrà alba di quello che chiedo. Regolare... ;) Tento di arrangiarmi e nel marasma più completo di accounts e passwords (ne ho un libro pieno, ormai...) vado in confusione e recupero e ripristino l'account sbagliato: quello della gestione della linea che uso per Internet (che è differente, non c'entra un tubo con quella guasta e, soprattutto, è intestata ad un'altra persona e non a mio padre...). A questo punto non mi raccapezzo più e, non capendo come ho fatto a recuperare un account utilizzando i dati anagrafici dell'altro, decido di andare a fare la spesa per riordinare le idee...
Mentre compro le "Golia", realizzo che nella procedura di recupero dell'account ho selezionato la voce "recupera password" con l'user della linea Internet, mentre dovevo recuperare da zero user e pass a partire dai dati della linea telefonica malfunzionante... Che scemo!!! :)
La liquirizia porta consiglio! :D Arrivo a casa e, come volevasi dimostrare, riesco nel mio intento. Già che ci sono, trascrivo entrambi gli account in chiaro, in modo da non perderli più (non che siano serviti, negli ultimi anni...) e li provo entrambi, visto che comunque, causa marasma apocalittico, ho resettato le password di entrambi... :P
Funzionano.
Tiro un sospiro di sollievo e controllo i dati dell'utenza telefonica guasta, intestata a mio padre.
Martelloni Enrico, bla, bla, bla... Cittadinanza: POLACCO!!!
Pola, PL, Polonia! RE-GO-LA-RE!!!
Ora, scherzi a parte, nel nostro fulgido mondo fatto di database, forms di inserimento dati e procedure di controllo, ci sono delle evidenti variabili impazzite che sfuggono alla supervisione dei vigilanti ed alle rigide leggi della manipolazione dei dati. Perchè se un cittadino italiano, in possesso di un codice fiscale italiano, nato in Italia (in un comune che attualmente non è più italiano...) cerca di spiegare questa complicata situazione ad una qualsiasi macchina, ottiene una ed una sola risposta:
Un gran bel programma! ;)
...E ciò è abbastanza triste, anche perchè l'unica cosa che mi viene in mente ragionando sulla possibile soluzione di questa problematica è che quando tutte queste "anomalie" (perchè le persone che si trovano in queste situazioni sono rare e decisamente anomale rispetto alla totalità della popolazione italiana...) saranno morte, il problema non sussisterà più... E molto probabilmente, economicamente parlando, è molto più pratico aspettare i decessi piuttosto che spendere migliaia di euro per aggiungere delle eccezioni nel codice dei sistemi informatici che ancora non le prevedono... :/
Son davvero ardui, i grovigli della burocrazia. Alto che "Dungeon Crawling"!!! :D