Sul mio ramo d'albero ogni volta che vedo un mockumenary ( o un film costruito secondo la tecnica del found footage come questo) mi riprometto semore che è l'ultimo e invece appena mi capita sotto le mani qualcosa di simile non riesco a sottrarre le mie grinfie fameliche.
Curiosità e speranza di aver trovato finalmente qualcosa di nuovo nel genere oppure semplicemente masochismo , autoflagellazione con visioni letteralmente improponibili.
Devo dire che stavolta questo Apollo 18 si presentava con un pedigree fatto di recensioni abbastanza favorevoli quindi la predisposizione alla visione era migliore del solito.
E stavolta devo concordare. Apollo 18 vale sicuramente una visione.
Per prima cosa dal punto di vista tecnico è più sofisticato di quanto le coordinate del genere facciano supporre: al posto della telecamerina ballonzolante tenuta in mano da uno degli astronauti, per lo più le fonti di visione sono date dal sistema di telecamere della navicella spaziale e questo rende la fruibilità da parte dello spettatore notevolmente migliore perchè è vero che si alternano vari stili di ripresa, bianco / nero e colore ma è anche vero che tutto è molto più "cinematografico" di quanto atteso.
Un qualcosa che naturalmente non voglio spoilerare per non togliere il piacere della visione.
Il film è caratterizzato da un inizio lento che riprende per filo e per segno i preparativi della missione con una caratterizzazione seppur superficiale di tutti i componenti della missione, il ritmo poi aumenta progressivamente fino a diventare quasi insostenibile nella parte finale.
Il tutto viene molto saggiamente tenuto dentro gli 80 minuti.
A conti fatti si può dire che nonostante Apollo 18 sia il primo mockumentary che abbia mai visto di genere fantascientifico sono stato colpito più da come è realizzato tecnicamente che dalla storia che racconta , in realtà un richiamo più o meno velato ad altri film sci fi, da Capricorn One ( la capacità di tener nascoste missioni spaziali oppure di organizzarne di posticce ) fino ad Alien e relativi epigoni.
Niente di nuovo insomma ma confezionato in modo originale.
La suspense è ben condotta fin praticamente alla fine del film e questo è un grosso merito di una pellicola che riesce a svincolarsi dalla mediocrità di tante altre opere appartenenti al genere girate con la mano sinistra e che stanno letteralmente infestando i nostri schermi in questi ultimi anni.
Anzi dispiace che un'opera come Apollo 18 , che pur non riscrivendo la storia del cinema è visione comunque piacevole al di là dei suoi limiti e sicuramente da annoverare tra i migliori esponenti del genere mockumentary o foundo footage che dir si voglia, sia passata praticamente inosservata al contrario di certe porcate irricevibili da qualsiasi tipo di audience.
Ma si sa ...C'est la vie.
( VOTO : 6,5 / 10 )