La contraffazione orientale dei prodotti targati mela morsicata non riguarda solamente smartphone, tablet o computer, ma anche il lato software di Apple. Giunge notizia dalla Cina, infatti, dell’esistenza di un clone di App Store, che permette di installare applicazioni originali dell’environment digitale di Cupertino senza nemmeno il bisogno di sottoporre gli iDevice a jailbreak. Come? Sfruttando delle copie delle licenze digitali della Mela.
Si chiama KuaiYong – in italiano suonerebbe come “usalo velocemente” – ed è un App Store alternativo online da più di un anno. Della sua esistenza si apprende solo ora perché si tratta di un servizio inaccessibile al di fuori dei confini della Cina e, per questo, rimasto nascosto per molto tempo. A quanto pare il portale, che conta ben 5 milioni di iscritti, consente il download gratuito di applicazioni in realtà a pagamento, senza la necessità dello sblocco del terminale.
Dalle vaghe traduzioni disponibili in Rete dal mandarino, pare che gli sviluppatori dell’App Store alternativo abbiano optato per questa soluzione perché «i cinesi non hanno familiarità con iTunes e non hanno idea di come si gestisca». In realtà, appare evidente come l’unico intento sia quello di ottenere facilmente del materiale piratato, anche perché l’interfaccia del sistema appare decisamente più complessa rispetto a quello originale voluto da Apple.
Al momento, nessuna comunicazione né tantomeno alcuna reazione si è palesata all’orizzonte di Cupertino. È molto probabile, però, che la Mela decida di intraprendere azioni legali affinché lo store in questione venga chiuso, anche se la strada appare già in salita. Le leggi cinesi, infatti, potrebbero essere lacunose in tema di contraffazione e protezione della proprietà intellettuale.
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