Apple probabilmente perderà la causa intentata per difendere il marchio App Store contro Amazon. Questa è l'opinione di un giudice statunitense, secondo cui l'azienda di Cupertino non ha fornito materiale convincente per sostenere le proprie tesi.
Amazon App StoreAvrebbe ragione Amazon quindi: usare App Store per un servizio diverso da quello Apple non rischia di generare confusione tra i consumatori. Al contrario della la tesi sostenuta da Apple. Forse ricorderete come la questione sia nata alcune settimane fa, quando Amazon creò un proprio negozio online per Android, battezzandolo appunto App Store. Apple rispose quasi immediatamente con una denuncia, spiegando che avrebbe potuto subire pesanti danni d'immagine, perché "crea confusione tra i consumatori". Amazon però si difese affermando che App Store è un nome generico, e chiese l'archiviazione del caso. Da allora si sono susseguiti altri fatti, che hanno visto scendere in campo anche Microsoft, HTC, Sony Ericsson e altri. Il mese scorso poi Apple ha preso una posizione ufficiale, aprendo una nuova causa per dimostrare che App Store non è generico, e che il termine non si può riferire semplicemente a un negozio. Il giudice Phyllis Hamilton – che gestisce il primo procedimento – crede che "probabilmente" archivierà la richiesta di Apple. L'azienda infatti non sarebbe riuscita a dimostrare le proprie tesi, ma il giudice rivedrà tutti i materiali prima di prendere una decisione definitiva. Per il momento sembrerebbe che i consumatori non siano confusi, comunque. "Sono preoccupata da ciò che avete mostrato fino ad ora, ma per il momento è difficile che possiate vincere questo procedimento" ha detto il giudice in aula. Nell'ipotesi che questa causa sia effettivamente archiviata, Apple potrebbe ancora contare sulla seconda. Se questo giudice dovesse dichiarare che non c'è pericolo "evidente" di confusione per i consumatori, infatti, non è detto che un altro si pronunci in favore di Apple, e le conceda la "non genericità" del termine.
Fonte tomshw.it