Appalti mangerecci. Come sta evolvendo Veregra Street?

Creato il 17 gennaio 2013 da Laperonza

Fa notizia l’appalto concesso alla ditta Tuber per gestire lo “streetfood”, la parte del Veregra Street Festival relativa alla somministrazione di cibo e bevande. Il fatto che tale gestione venga affidata ad un professionista serio e competente, lo stesso che svolge questo genere di operazioni in diverse altre manifestazioni di grande importanza tra le quali “Fritto Misto” di Ascoli Piceno, è di per sé positivo: la professionalità è, generalmente, garanzia di successo.

Ma l’Ape in genere si pone delle domande e le pone su queste pagine. La domanda è questa: dove sta andando Veregra Street? Come si è modificata dalla sua nascita e cosa è diventata? L’impressione è che, cammin facendo, la manifestazione principe (praticamente l’unica o quasi) nel calendario dell’Assessorato alla Cultura di Montegranaro si sia trasformata in qualcosa di molto diverso da se stessa, da come era nata e da come era stata concepita.

Veregra Street è nata come la festa del centro storico, cornice ideale e sfondo onirico per gli spettacoli di circensi, acrobati, busker e giocolieri. La parte sagresca era marginale e di contorno. La manifestazione era squisitamente culturale e di intrattenimento. Col tempo la sagra è cresciuta occupando un ruolo da comprimaria della componente culturale e sempre maggior spazio logistico e organizzativo. La notizia di oggi fa pensare ad un superamento della componente mangereccia rispetto a tutto il resto. In questo modo, però, non potremo più considerare Veregra Street come una manifestazione culturale.

Il centro storico è già stato esautorato, negli ultimi anni, della sua funzione di scenografia perfetta. La festa è migrata fuori le mura e le stradine, complice non da sottovalutare il degrado incessante in cui versano, rimangono inesorabilmente fuori dal circuito della manifestazione. Difficile pensare che la nuova organizzazione, sempre più articolata, riesca a prevedere il reinserimento del centro storico nell’idea generale del festival. Ma non disperiamo.

Ultima perplessità: che ruolo avranno le varie associazioni che, nelle scorse edizioni, allestivano stand gastronomici con i quali riuscivano a finanziare le proprie attività? Avranno ancora spazio o saranno escluse dai giochi?

Luca Craia


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :