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Appello a tutto social per il ROCCELLA JAZZ FESTIVAL mentre la CULTURA MUORE

Creato il 11 agosto 2014 da Giovanni Pirri @gioeco

Immagineroccellajonicajazz

#RoccellaJazzFestival (@gioeco) (@ilgeneralista)

A causa dell’inaspettato slittamento da fine luglio ai primi di settembre del contributo ministeriale, il Festival Jazz di Roccella è stato rinviato alla seconda metà di dicembre. La decisione non era evitabile stante la pressoché totale dipendenza della nostra manifestazione dai contributi pubblici“.

A parlare sono il Sindaco del Comune di Roccella J. , il Dott. Giuseppe Certomà e il presidente dell’Associazione Culturale Jonica , il Dott. Sisinio Zito i quali aggiungono:

Più volte abbiamo denunciato negli anni passati l’assenza, assolutamente immotivata, di qualsiasi sponsor di rilievo, sia pubblico che privato, da una manifestazione di prestigio e notorietà internazionali come il nostro Festival.

A questa circostanza fortemente sfavorevole, se non addirittura proibitiva, comune peraltro a molte importanti iniziative culturali della Calabria e di altre regioni meridionali, occorre aggiungere le lungaggini, la farraginosità e talvolta il puro nonsenso delle procedure burocratiche a livello regionale e nazionale. Procedure capaci di creare ostacoli insormontabili e perfino di uccidere progetti e realtà culturali che andrebbero invece incoraggiati e sostenuti.

Facciamo appello a tutti coloro che, in Calabria ed in Italia, considerano Roccella Jazz come una componente significativa della vita culturale della nostra regione e dell’intero Paese affinché diano il loro appoggio al perseguimento di due obiettivi irrinunciabili.

Il primo: la fine dell’aperta discriminazione che viene operata, per quanto riguarda le sponsorizzazioni da parte delle imprese pubbliche e private, nei confronti non solo di “Rumori Mediterranei” ma di altre importanti manifestazioni che si svolgono a sud di Roma.

Di questo fatto, che costituisce un aspetto sconosciuto e non del tutto marginale della sempiterna Questione Meridionale, potremmo dare non pochi esempi e se necessario lo faremo, citando nomi e cognomi. Non è più tollerabile infatti che imprese finanziate col denaro di tutti i cittadini italiani concentrino la loro munificenza su determinate aree del Paese, escludendone le altre; o che imprese private che si reggono in misura significativa sul mercato calabrese e meridionale non sentano il dovere di dare un po’ di attenzione al contesto sociale che le circonda e le alimenta.

Il secondo obiettivo da prefiggersi è: l’affermazione, anche nel campo della cultura, del principio secondo il quale sono le regole e le procedure a dover essere finalizzate agli scopi che si vogliono raggiungere, e non questi a quelle. Si tratta di un problema che come è noto riguarda tutta la vita e l’economia nazionale, anzi ne costituisce la più pesante macina al collo. Dobbiamo batterci affinché ci si incammini, anche sul terreno che tutti a parole considerano di importanza primaria e cioè quello della cultura, sulla strada della sua soluzione.”

Su questi temi sarà organizzata a Roccella nei prossimi giorni una conferenza stampa aperta anche al pubblico interessato.

Noi della redazione ci teniamo ad aggiungere che il Sud, dinanzi a tali episodi , si rivela sempre più ostaggio della politica che sceglie, da una parte di incentivare le attività culturali e dall’altra di metterle in ginocchio, favorendo di fatto la desertificazione culurale oltre che economica di una terra ricca di storia e di tradizioni. Elementi cardine che sono alla base di un possibile futuro “altro”. Altro è infatti il futuro illuminato dalla conoscenza ovvero dall’unica “arma” che l’uomo possiede per non cedere il passo alla criminalità organizzata e alla povertà d’intenti.

La redazione

http://www.roccellajazz.net



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