Non sono però d'accordo sull'utilizzo di provocazioni e violenza da qualsiasi parte arrivino (polizia, infiltrati, indignados stessi), però non è questo l'appello che vi volevo chiedere.
Perché non vi indignate anche verso una televisione che paga stipendi iperbolici per pochi giorni durante il Festival di Sanremo?
No, non occorre violenza o lanciare ortaggi, no, non è rispettoso per coloro che lavorano e sono pagati per la sicurezza (non certo migliaia di euro al giorno come altre persone!).
Indignatevi magari con un sit in di pochi minuti sulla passerella rossa di Sanremo, tanto quanto basta per far capire che i nostri soldi del canone non devono essere buttati in questo momento di crisi.
Anche se... anche se il miglior colpo che tutti noi possiamo dare a certi sprechi di soldi pubblici è quello di spegnere ogni sera i riflettori di Sanremo sul nostro televisore.
Scusate la mia provocazione, perché tale è: non è un attacco a mamma RAI, ci mancherebbe, ma è un monito, quasi una richiesta di aiuto, a non sprecare in maniera così ipercolica soldi che tantissimi italiani sborsano ogni anno per vedere programmi dove i compensi sono alle stelle.
Indignamoci.