Ieri è stata una bella sorpresa al Teatro Lirico di Cagliari. Un folto pubblico ha appaludito il coro e l’orchestra per un programma davvero difficile.
L’apertura della serata ha avuto come protagonista l’orchestra nel Trittico Botticelliano di Ottorino Respighi, che prendeva in esame tre capolavori del grande pittore fiorentino: “La Primavera”, “L’adorazione dei Magi”, “La nascita di Venere”. Di seguito la “Tabula” e i “Madrigali per orchestra” di Gianfrancesco Malipiero, rielaborazioni (“è cambiato il vestito, non il corpo”, diceva l’autore) di madrigali dal “Settimo Libro” di Claudio Monteverdi.
Nella seconda parte invece il protagonista è stato il coro, col soprano Elisabetta Scano solista dei Due brani greci di Ildebrando Pizzetti. Il soprano Elisabetta Scano non ha bisogno di presentazioni. Ogni sua esecuzione stupisce piacevolmente per la sicurezza nell’emissione vocale e musicale e a maggior ragione ieri sera in questi due brani di musica del 900.
La serata si è conclusa poi con la prima esecuzione mondiale del brano La tavola di smeraldo, del musicista contemporaneo Sergio Rendine (che era presente in sala), ispirato al personaggio leggendario greco Ermete Trismegisto.
Il brano presentava numerose difficoltà musicali e vocali che il coro e l’orchestra del Teatro Lirico hanno affrontato e superato brillantemente con professionalità grazie anche alla preparazione del maestro Marco Faelli e al maestro Filippo Maria Bressan,che ha diretto il concerto con gestualità delicata ed espressiva , ma allo stesso tempo sempre attento agli equilibri fra voci e strumenti.
Il pubblico ha percepito , premiando con lunghi applausi.