Apple avrebbe deciso di patteggiare, nella lunga causa che la vede all’interno dell’accusa di fare cartello per fissare il prezzo degli eBook.
Apple dovrà pagare 450 milioni di dollari (circa 333 milioni di euro) per poter terminare la vicenda che la tiene occupata in tribunale già da vari anni.
La cifra del patteggiamento potrebbe essere fissata in accordo con gli avvocati che stanno difendendo la class action.
Si deve anche ricordare che la Apple è anche ritenuta colpevole di aver stretto accordi sottobanco con gli editori durante l’era Steve Jobs, a scapito della concorrenza.
Durante lo sviluppo dell’iPad, Apple avrebbe anche poi contattato gli editori per poter stringere accordi sulle licenze dei libri elettronici che poi sarebbero sfociati nell’iBookstore.
Parte dell’accordo era riservata agli editori il 30% di commissione su ogni transazione, ma soprattutto l’impegno da parte loro di non offrire a terzi alcuni prezzi che sono inferiori rispetto a quelli praticati per Apple.
Un primo accordo era stato proprio raggiunto nel mese di giugno 2014, fra Apple e i 33 stati degli USA coinvolti nella causa: Cupertino ebbe nel suo periodo evitato un altro giudizio sulle spese e i danni che sarebbe sicuramente durato altri anni.
I termini di questo primo accordo non erano stati rivelati un mese fa, poiché non era presente l’approvazione del giudice, ma adesso si conosce che sono stati patteggiati 450 milioni di dollari, di cui 400 milioni sono destinati agli utenti che hanno intentato la class action.
Il patteggiamento è ovviamente subordinato a quanto avverrà per l’Cartello sugli eBook: arriva l’appello di Apple appello presentato da Apple nel mese di febbraio scorso presso la Corte d’Appello di New York.
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