Pochi minuti fa la notizia che Apple accusata di evadere il fisco. L’accusa è di dichiarazione dei redditi fraudolenta, con aggravante per continuazione nel tempo. Ad occuparsi del caso è il procuratore aggiunto Francesco Grego ed il pm Adriano Scudieri che hanno ricostruito i fatti, dichiarando che Apple ha sottostimato di ben 206 milioni di euro l’imponibile fiscale per l’anno 2010, e di 853 milioni di euro l’imponibile per l’anno 2011, attraverso falsa rappresentazione delle scritture contabili e mezzi fraudolenti.
Secondo l’accusa, i profitti italiani dell’azienda (come quelli di Google ed altre multinazionali hi-tech) venivano contabilizzati dalla società irlandese Apple Sales International che, attraverso uno particolare schema, permetteva ad Apple di pagare tasse irrisorie rispetto agli enormi profitti dell’azienda, approfittando di una serie di norme legislative irlandesi.
Qualche giorno fa, sotto ordine del precedentemente citato procuratore Adriano Scudieri, è stata perquisita la sede Apple sita in piazza San Babila (Milano) con conseguente sequestro di ingente materiale telefonico ed informatico: l’intento è quello di trovare prove della frode a seguito di un’approfondita analisi di tale materiale.