Apple
clonerà i propri utenti e, per farlo, ha già messo al sicuro un brevetto. Una questione che sta sollevando i più svariati dubbi sul Web, sebbene non via sia alcun elemento di spionaggio o di pratica scorretta nei confronti della
privacy: si tratta, infatti, di una misura di sicurezza.
Il procedimento è sicuramente laborioso, ma fortunatamente PCWorld ne ha fatto un sunto davvero esplicativo. A quanto pare, l’idea di Apple è di clonare il profilo utente di un utilizzatore, per poi aggiungere dei dati completamente falsi così da trarre in inganno i vari servizi di tracking. In questo modo, i veri dati sensibili e di navigazione dell’utente rimarranno nascosti, mentre ai sistemi fin troppo invasivi verranno consegnate delle informazioni teoricamente inutili. Il principio fondamentale, almeno a parole, sembra essere molto semplice: scombinare i database in possesso di società terze malevole con più profili differenti, tanto da non riuscir più a capire quale sia quello originale.
«Aree di interesse sono assegnate all’identità clonata, dove tali aree di interesse sono divergenti da quelle veritiere della principale. Una o più azioni son automaticamente assegnate in risposta all’assegnata area di interesse. Le azioni appaiono essere associate alla principale identità anziché a quella clonata agli intercettatori di rete».
Questa la definizione del brevetto, in un linguaggio ovviamente più burocratico che comprensibile ai più, come solitamente in uso per le registrazioni all’US Patent and Trademark Office. La nuova arma di Cupertino verrà probabilmente implementata nei prossimi mesi contro servizi pubblicitari, concorrenti in odor di azioni truffaldine e grandi colossi. Non è un caso, infatti, che dei big come Google recentemente siano stati colti con le mani nel sacco nel tracciare gli utenti di Safari su iOS.