Il tribunale di Manhattan non sembra aver dubbi:
“Ci sono convincenti evidenze del fatto che Apple abbia infranto le norme antitrust Sherman giocando un ruolo centrale all’interno della cospirazione che vede l’implicazione di 5 case editrici, per eliminare la differenza con i prezzi applicati nei negozi rispetto alle versioni elettroniche dei libri.”
Un fascicolo lungo ben 159 pagine pende su Apple che dovrà sborsare se non cambierà la sentenza qualcosa come 166 milioni di dollari; la stessa società ha dichiarato:
“Apple non ha cospirato per fissare i prezzi e continuerà a lottare contro queste false accuse. Quando abbiamo introdotto l’iBookstore nel 2010, abbiamo dato ai consumatori maggiore scelta, iniettando più innovazione competizione nel mercato, rompendo il monopolio di Amazon all’interno dell’industria editoriale. Non abbiamo fatto nulla di male e ci appelleremo alla decisione del giudice.”
Sicuramente quindi la vicenda non si chiuderà già qui ed Apple non è certamente una società che non si sa ambientare in tribunale o non sa come muoversi; molto difficile invece è commentare una notizia del genere date le poche approfondite conoscenze che possiamo avere di questa vicenda, vi terremo aggiornati come sempre su futuri sviluppi.