Siri, l’assistente virtuale lanciato nel 2011 e sviluppato da Apple grazie alla tecnologia sviluppata da Nuance, è al momento preso di mira in Cina in quanto un’altra società sostiene che siano stati violati alcuni brevetti proprietari depositati dalla stessa già nel 2004. Per Apple sta per iniziare quindi un nuovo procedimento giudiziario.
La cinese Zhizhen Network Technology sostiene che il colosso di Cupertino ha copiato il software usato per Siri, il sistema di riconoscimento vocale degli iPhone.
La Zhizhen afferma di aver sviluppato il software nel 2004, e di averlo usato per un suo prodotto chiamato “Xiao i Robot”, mentreSiri, che ha debuttato sull’iPhone S4, è stato immesso sul mercato nel 2007.
La “Grande Cina”, ovvero la Cina continentale più Hong Kong e Taiwan, è il secondo mercato della Apple dopo gli Stati Uniti. Le imprese cinesi, spesso sostenute dalla magistratura locale, non sono nuove alle denunce di questo tipo: la Apple è già stata condannata a pagare 60 milioni di dollari alla Shenzhen Proview Technology, che sostiene di aver sviluppato un prodotto simile all’iPad prima del gigante californiano, che poi l’avrebbe copiato. Prima del pronunciamento favorevole della magistratura cinese, la Proview Technology era sull’orlo del fallimento.