Phil Schiller, senior vice presidente del marketing globale di Apple, nega tutto e gela le ipotesi di un iPhone low-cost. Tim Cook, amministratore delegato di Apple, sostiene che la Cina, oggi secono mercato, supererà gli Stati Uniti e diventerà il primo mercato di Apple.
“La Cina è attualmente il nostro secondo mercato. Diventerà il primo, ne sono convinto”, ha commentato durante la sua seconda visita in Cina, in meno di un anno.
Cook ha dichiarato che Apple prevede di aprire più di 25 nuovi Apple Store nel paese, che si aggiungeranno agli 11 attualmente presenti nella Cina continentale e ad Hong Kong.
In un’intervista con il giornale cinese Shanghai Evening News, Phil Schiller,nega tutto e gela le ipotesi di un iPhone low-cost, rilanciate da indiscrezioni riportate da Bloomberg. Niente iPhone low-cost nel futuro di Apple: non c’è nessuna verità nei report che parlano di un iPhone economico, per tutte le tasche, destinato ai paesi emergenti. Lo riporta Next Web. Nonostante la popolarità degli smartphone low-cost, questa gamma di prodotti poco costosi non saranno mai nelle corde di Apple, un brand che vuole rimanere legato all’alta gamma. Apple non vuole perdere la sua profittabilità da sogno: anche se detiene circa il 20% del mercato smartphone (contro il 70% di Android), Apple ricava da iPhone il 75% dei profitti.
Più probabile è invece un iPhone Mini, sulla linea dell’iPad Mini: con una nuova diagonale, senza Retina Display, ma con un prezzo non proprio low-cost, visto che costa più del Nexus 7 e del Kindle Fire HD che hanno una risoluzione ben maggiore.
L’analista Gene Munster di Piper Jaffray è convinto che un iPhone low-cost raggiungerebbe mezzo miliardo di utenti, garantendo a Apple il 65% del mercato smartphone. Ma Schiller afferma che Apple non ha nessuna intenzione di inseguire Android sulla china del market share, mettendo a rischio la sua profittabilità.
Nel frattempo Apple si crogiola con i numeri di App Store, dopo il giro di boa dei 40 miliardi di download. Oggi iTunes Store da solo vale più di tutta Apple nel 2004. iTunes Store genera un giro d’affari di circa 12 miliardi di dollari l’anno. In un quinquennio i produttori di contenuti (media e apps) hanno ricavato 24 miliardi di dollari complessivamente. iTunes costa, ogni anno, circa 3,5 miliardi di dollari per stare in piedi. Le apps rappresentano un terzo dei ricavi di iTunes, per un giro d’affari di 4 miliardi di dollari. Il fatturato di iTunes si è impennato del 32-38% negli ultimi quattro anni.