L’applicazione, denominata Drones+, traccia gli attacchi dei droni militari attingendo le informazioni da un database del Bureau of Investigative Journalism. I rapporti sono tempestivamente notificati su iPhone con messaggi pop-up di testo, mappe di Google per la georeferenziazione e con la possibilità di ottenere ulteriori dettagli.
Begley ha dichiarato che la app era stata respinta per ben due volte da Apple per motivi tecnici, dopo la prima presentazione avvenuta a luglio ed un terzo rifiuto è arrivato pochi giorni fa, secondo Begley, con la mela morsicata che lo informava sul fatto che la pubblicazione non sarebbe stata consentita sull’App Store perchè numerose persone potrebbero trovare discutibile il contenuto.
Il 27enne laureato di New York si è detto sgomento alla notizia che un’applicazione predisposta per l’aggregazione di notizie possa essere considerata dal contenuto discutibile e pare che ora stia lavorando per realizzare una versione di Drones+ per gli smartphone con sistema operativo Android, considerato molto meno restrittivo.
Il portavoce della casa di Cupertino, Tom Neumayr, intervistato in merito, non fa che ribadire la tesi che molti utenti potrebbero trovare il contenuto di questa app piuttosto discutibile; tra l’altro, diciamocelo sinceramente, alzi la mano chi sarebbe interessato a sapere se in un certo momento della giornata un aereo americano senza pilota ha attaccato una base dei talebani in Afghanistan. Non molti vero? Quindi più che contenuti discutibili, direi piuttosto contenuti di scarso interesse.