La controversia tra Apple e Samsung ha oramai raggiunto livelli imbarazzanti: pare che durante l’ultima fase del processo, dopo aver ascoltato per ore i dipendenti di Cupertino e quelli del gigante coreano, il giudice federale della corte di San Jose in California Lucy Koh abbia perso la pazienza sbottando in una poco prosaica ramanzina ai danni del legale Apple, William Lee, reo di aver presentato allo scadere del tempo 75 pagine di obiezioni.
«Andiamo! 75 pagine! – Lei vuole che io faccia un’ordinanza di 75 pagine! A meno che lei stia fumando crack, sa che questi testimoni non saranno mai ascoltati».
Il povero (insomma) avvocato, preso alla sprovvista e in evidente deficit di ironia, ha giurato di non fare uso della perigliosa sostanza!
La comica scenetta è stata subito twittata in ogni angolo del globo dai giornalisti presenti in aula. La sentenza è prevista tra una settimana, e staremo a vedere chi alla fine verrà accusato di plagio. Naturalmente si maligna su quanto le due aziende guadagneranno in termini di immagine e introiti dall’intera, ridicola vicenda. Ai posteri l’ardua sentenza…