Alla fine del 2014, Apple aveva come disponibilità in contanti circa 178 miliardi dollari, che rappresenta oltre l’ammontare totale di tutta l’industria degli Stati Uniti, escluse quelle tecnologiche e mediche, secondo uno studio svolto da Moody Investors Service.
Lo studio rivelava che il settore tecnologico statunitense nel 2014 rappresentava l’ammontare di 690 miliardi dollari totali, e la Apple figura tra le aziende ad avere più disponibilità economica fin dal 2011. Di per sé, la società californiana ha usato il 10,2% di tutti i contanti detenuti dalla società per le varie spese gestionali e di sviluppo di dispositivi che sono stati introdotti sul mercato negli anni.
Ma è individualmente che ci rendiamo conto che Apple detiene la fetta più amplia superiore seguita da Microsoft con 90,2 miliardi, poi Google al terzo posto con 64,4 miliardi dollari. Le altre società che vengono completare la top 10 sono Pfizer, Cisco, Oracle, Johnson & Johnson, Qualcomm, Medtronic, e Merck.
Apple ha fatto registrare trimestrali record grazie all’iPhone aumentando la sua liquidità a 194 miliardi dollari, dei quali 171 sono depositati in conti correnti all’estero. La società di Cupertino si rifiuta di rimpatriare i contanti per evitare di dover pagare al fisco americano le tasse dovute, come molte altre aziende sul territorio degli Stati Uniti
Ancora oggi Apple si classifica al primo posto tra le aziende più potenti e ricche degli Stati Uniti. E l’arrivo dell’Apple Watch potrebbe aggiungere altra liquidità nelle casse della società californiana, per non parlare dell’uscita del prossimo iPhone e iPad tra settembre ed ottobre.