Del caso PRISM ne abbiamo parlato e riparlato più volte, fino ad arrivare a scrivere un articolo precedente in cui abbiamo riportato l’intera cronologia dei fatti e tutta la verità sul caso. Tra le big del mondo HiTech, qualcuno aveva accusato anche Apple: la società di Cupertino ha però prontamente risposto con una dichiarazione ufficiale per smentire le accuse secondo le quali il governo degli Stati Uniti ha accesso diretto ai suoi server ed è in grado di spiare le conversazioni degli utenti senza un mandato.
Apple ha categoricamente smentito di far parte del programma PRISM della National Security Agency ed ha aggiunto che fornisce informazioni ufficiali al Governo solo dopo aver esaminato richieste legali. Dall’inizio di Dicembre fino alla fine di Maggio, Apple ha ottenuto tra le 4000 e le 5000 richieste ma, alcune di loro, sono state respinte a causa di incongruenze.
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Apple: “il Governo non accede ai nostri server”
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