Apple: iOS 6 è già sul 15% di dispositivi

Creato il 24 settembre 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Secondo alcune aziende di statistica ed analisi, l’ultima edizione del sistema operativo mobile della mela di Cupertino, giunto in Italia nel tardo pomeriggio del 19 settembre, nelle prime 24 ore di vita sarebbe stato installato già sul 15% dei dispositivi Apple abilitati. Una cifra, questa, che frantuma il precedente record di iOS 5, in grado di raggiungere questo astronomico risultato soltanto dopo alcuni giorni. Quindi un esordio davvero col botto.

A fornire queste stima per prima, è stata  la società “Chitika Insights“, la quale ha avuto la possibilità di attingere al bacino di informazioni a disposizione del proprio network di advertising. Nelle prime ore successive al rilascio di iOS 6 il ritmo di crescita è stato dunque piuttosto lento, dopo di che è iniziato un vero sprint che ha condotto l’ultima release del sistema operativo a raggiungere circa il 15% del totale dei dispositivi iOS registrati dal gruppo. 

A guidare questo sprint di download è stato principalmente l’iPhone, anche se l’iPad è distaccato di appena pochi punti percentuali, mentre l’iPod Touch risulta essere il fanalino di coda, principalmente a causa della diffusione inferiore rispetto agli altri due dispositivi; questi dati sono relativi alla stima di  ”CharBoost“.

Secondo “Sandvine“, invece, il traffico all’interno degli Apple Store sarebbe stato nove volte superiore alla media nelle ore immediatamente successive al rilascio ed un simile incremento sarebbe stato registrato anche nelle attività legate ad App Store ed iTunes Store.

Nonostante quindi il disastro totale delle nuove mappe sviluppate dalla Apple insomma, le prime ore di vita di iOS 6, confermano ancora una volta la capacità da parte del sistema operativo della mela morsicata di diffondersi rapidamente ed entro breve tempo.

Un fenomeno, questo, che rappresenta ad oggi uno dei principali difetti di Android, il robottino verde sviluppato da Google, in grado di raggiungere soltanto l’1,5% dei dispositivi abilitati nei primi due mesi di vita.


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