Apple modifica nuovamente i termini sulla Garanzia annuale

Creato il 14 novembre 2012 da Redazioneatv @appletvblack

Apple  ha modificato nuovamente  il modo di comunicare al pubblico gli obblighi previsti dal Codice del Consumo, una legge dello Stato che è in vigore da anni e che coinvolge Apple sono quando vende direttamente, cioè quando gli acquisti vengono fatti negli Apple Store, fisici o virtuali che siano.

Di fatto Apple, per i prodotti venduti nei propri negozi, non poteva neppure negli anni scorsi tirarsi indietro a una richiesta di riparazione in garanzia (ammesso che ricorressero le condizioni previste dalla legge) nei due anni dall’acquisto; semplicemente, potremmo dire che Apple è stata colpevole negli scorsi anni di non aver fatto nulla o quasi per informare il consumatore ignorante (nel senso che non lo sa) che gli spetta una garanzia di legge di due anni a carico del rivenditore; ed è stata altrettanto colpevole per aver venduto un’estensione onerosa di garanzia che, almeno in parte, andava ad offrire a pagamento prestazioni che al consumatore spettano già per legge.

Ora Apple avrebbe rimediato (ma poi verificheremo sul campo quanto questo sia vero all’atto pratico),cambiando la comunicazione sul proprio sito e ritirando dalla vendita l’estensione di garanzia Apple Care (ma solo nei negozi fisici, che ovviamente invitano a sottoscriverla online).

La notizia finisce qui. Il resto è solo disinformazione, visto che la garanzia offerta da Apple sui propri prodotti resta di un anno (lo ripetiamo forte, APPLE CONTINUA A RICONOSCERE UN SOLO ANNO DI GARANZIA CONVENZIONALE SUI SUOI PRODOTTI) e quella di legge, che deve riconoscere il rivenditore, è sempre stata di due anni.

Tra le altre cose, già dopo i primi pronunciamenti dell’Authority, Apple aveva indicato sul proprio sito che per gli acquisti fatti sull’Apple Store venivano comunque riconosciuti i diritti del consumatore secondo la legge bla bla bla; ovviamente, dato che nessuno sa i testi di legge a memoria, magari era difficile scoprire che la legge prevedeva due anni, ma chi avesse voluto far valere la garanzia di legge avrebbe comunque potuto farlo.

Quindi, la notizia odierna non è una “vittoria” epocale e neppure chissà quale conquista. Tanto più che chi compra fuori da un Apple Store, per esempio in un negozio della grande distribuzione specializzata, e ha problemi nel secondo anno di vita del prodotto non potrà comunque rivolgersi a Apple ma dovrà appellarsi alla garanzia di legge presso il punto vendita in cui il prodotto è stato comperato. Si tratta quindi solo un piccolo passo avanti verso la buona informazione, che non andrebbe accolto con ovazioni masemplicemente con un sommesso “ora va meglio”. E comunque, il consumatore farebbe bene, dopo anni dall’entrata in vigore del Codice del Consumo, a essere già informato da sé sui propri diritti, anche senza bisogno di queste comunicazioni.