Apprendista per caso...
Da Sarettam
L’ho sfogliato più volte tanto che le pagine risultano anche consumate; tutte le parole sotto la lettera “R” sono state passate al setaccio più volte, ma la conclusione è sempre la stessa…Nulla da fare, la parola riposo nel mio dizionario personale non si trova oppure è stata cancellata a mia insaputa tramite un’azione irreversibile! A volte mi viene da pensare “meglio così” altre volte dico che non ce la faccio, quindi l’equilibrio ancora non c’è…Sono però certa di poter affermare che se mi fermo sono persa…Cosa c’entra questo con il post odierno e soprattutto cosa c’entra con il chutney che vedete immortalato?!Ebbene c’entra e anche parecchio perché ne ho combinata una delle mie e ora vuoto il sacco e vi racconterò tutto, ma tutto tutto, quindi mettetevi comodi…
E’ domenica pomeriggio, una delle tante, e sono a passeggio nella gaudente Bolsena…Faccio due passi sul lungo lago, due passi per il paese vecchio salendo verso il castello con una sosta obbligata in una delle gelaterie più buone della zona che ha vinto una marea di premi e dove fanno il gelato al gusto ricotta e cannella che è una di quelle cose che ti fa tornare in pace con il mondo. Infine come di consueto faccio una sosta al bar-libreria Le Sorgenti dove il tempo sembra fermarsi. Entri, ti sfogli qualche volume(la cavia quelli più impegnativi, io come il solito quelli di cucina) in un’atmosfera rilassante data da luci soffuse, musica soft e gente seduta ai tavoli di legno con le sedie colorate che sta sorseggiando una tazza di uno dei 53 tè e infusi contenuti in uno dei barattoli di latta verde scura ognuno con un etichetta che riporta il nome del contenuto, che la proprietaria ti prepara in tazza o che ti vende a peso e che conserverai con la dovuta cura considerato il pregiato prodotto del quale ti sei appropriato. O magari c’è chi sorseggia la sua tazza di cioccolata calda all’amaretto o azteca se si è amanti del piccante. E dietro il bancone c’è sempre lei, K. una colta signora, che ha ideato e che da 12 anni gestisce questo posto magico. Lei sta dietro al bancone per dovere, ma se potesse starebbe sempre a riordinare gli scaffali della libreria, consigliando il volume da acquistare ai vari acquirenti in base alle sue conoscenze e grazie al rapporto empatico che riesce a instaurare con loro. Ebbene questa domenica pomeriggio mentre sfoglio i soliti volumi assisto indirettamente ad un colloquio di K. con una sua amica e visto quello che sento non riesco proprio a non presentarmi…K. ha un progetto per ampliare il suo bistrot e cerca una persona che sia creativa e che abbia voglia di mettersi in gioco per poter offrire ai suoi clienti qualcosa di più che un semplice dolcino confezionato quando sorseggiano uno dei suoi pregiati tè, e qualcosa in più a coloro che degustano il sidro Bretone che lei si procura direttamente in Bretagna tramite una sua amica e che in Italia è introvabile. La persona che sta cercando le serve per il fine settimana e io il fine settimana sono libera(quando si dice le coincidenze della vita ;-))…Quindi ora capite ultimamente la mia vita come si svolge?! Ve lo illustro subito: 2 giorni lavoro a Civitavecchia, 3 giorni nel mio solito ufficio e nei miei due giorni liberi do sfogo alla mia creatività nella cucina dalla signora del Bistrot(come chiamo io K.)…E lei che è per metà francese, si entusiasma se le parlo del burro salato, non strabuzza gli occhi se pronuncio la parola creme fraiche e sorride se vede la foto dei Macarons nel mio blog…E nei giorni che sto da lei sono felice come una ragazzina specie quando qualche cliente dopo aver assaggiato su un pezzo di formaggio stagionato, il mio chutney di melanzane esclama: “ma che buono, ma cosa è?!”…E quando vado a sparecchiare al tavolo e vedo che la ciotolina con i miei cantucci salati è completamente vuota, un sorriso soddisfatto si dipinge sul mio volto! Non che la cavia ufficiale non bastasse più, ma così c’è più gusto ;-)!!! E ci credete se vi dico che non mi è pesato nemmeno lavorare oggi che era una giornata di festa?! Anzi, sono ancora più felice visto che al bistrot c’è stato il pienone... E ora devo studiare per far leccare i baffi anche agli avventori di sabato prossimo!Intanto vi voglio lasciare la ricetta del chutney preparato giusto ieri! Successo garantito ;-)))!!!E mentre voi vi leggete la ricetta(a breve metterò anche quella dei biscottini salati che vedete in foto), io vado ad incontrare i miei soliti amici(smac, cif, vetril) che mi cercano da ieri quindi stavolta non posso proprio dare buca!!! E vi prometto che appena riesco faccio delle foto a questo bistrot incantato e ve le mostro, tanto vi ho incuriositi, vero?!
Set per finger Easy Life
Chutney di melanzane piccante Ingredienti - 1 peperoncino rosso secco
- 2 chiodi di garofano
- 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
- 270 gr di zucchero di canna
- 1 spicchio di aglio
- 150 gr di mela rossa sbucciata e ridotta a cubetti
- 300 gr di melanzane
- 1 presa di sale fino
- 100 gr di uva sultanina
- 75 gr di cipolla rossa
- 500 ml di aceto di mele
Procedimento
Ridurre la melanzana a cubetti. Tritare lo spicchio d’aglio dopo averlo privato del germe interno. Tritare la cipolla con un coltello. Ammolare l’uva in acqua tiepida per almeno 10 minuti. Ridurre la mela a cubetti. In una casseruola capiente dal fondo spesso unire i cubetti di melanzana e di mela, l’aglio e la cipolla tritati, l’uvetta ammollata e strizzata, lo zenzero grattugiato, il peperoncino, i chiodi di garofano, lo zucchero di canna, il sale fino e l’aceto. Porre sul fuoco a fiamma bassa e far cuocere coperto per circa 1h e 30 minuti mescolando di tanto in tanto. Il chutney sarà pronto quando la frutta risulterà morbida ma non sfatta e il liquido sarò ristretto e avrà una consistenza leggermente gelatinosa. Lasciar raffreddare, disporre in ciotole e servire con formaggi e crostini. Alternativamente il chutney una volta freddo, può essere posto in vasetti di vetro previamente fatti bollire e si conserva in frigo per alcuni giorni.
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