pubblicato da: Associazione Omosessuale Articolo Tre Palermo
Il Coordinamento Stop Omofobia di Palermo esprime la più grande soddisfazione per l’approvazione, questa notte (giovedì 30 dicembre 2010), nel corso di una seduta fiume del Consiglio Comunale di Palermo, della mozione che impegna il Comune a perseguire azioni di contrasto all’omofobia e alla transfobia.
Palermo è la prima grande città italiana ad aver approvato questo tipo di mozione.
Questo importante risultato comunque non è un traguardo, ma l'inizio di un cammino che ci deve vedere ancora di più a fianco delle Istituzioni nel concretizzare gli obiettivi che ci siamo dati. Ancora grazie alle consigliere ed ai consiglieri comunali che ieri sera hanno approvato questa importanze mozione.Ancora grazie alla nostra città e a tutto il Coordinamento Stop Omofobia Palermo.
Il Coordinamento Stop Omofobia di Palermo
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RIPORTIAMO IL TESTO DELLA MOZIONE:
Considerato che un problema oggi abbastanza rilevante per la nostra società e sul quale si sono espresse diverse Istituzioni riguarda l’omofobia, che può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo. Con il termine "omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali.
Tenuto Conto che il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato più risoluzioni attraverso le quali invita gli Stati membri ad agire per contrastare i diversi fenomeni in cui la omofobia si manifesta.
La Costituzione della Repubblica Italiana all’art. 3 stabilisce che:
o tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea all’articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all’articolo 21 ribadisce: “E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
Infine, il 17 maggio del 1991 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”.
Visto che ciò nonostante la cultura diffusa ancora oggi nella nostra società, spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, mobbing, furti o ricatti.
Purtroppo non esistono però, specifiche politiche tese a contrastare le forme di discriminazione nei confronti di queste persone, anche se la lotta all’omofobia non riguarda solo le persone omosessuali e transessuali, ma interessa la collettività tutta, soprattutto se si considera che per queste persone le difficoltà a manifestare il proprio “io” ed il proprio essere, le hanno sin dalla scuola, non sempre adeguatamente preparata ad affrontare l’argomento.
I ripetuti e recenti episodi di violenza e di aggressione omofobica dimostrano senza dubbio e con drammatica evidenza il clima di intolleranza e di insicurezza cui è sottoposta l’intera categoria dei cittadini omosessuali.
Si chiede al
Signor Sindaco
di volere dare disposizioni alle Istituzioni ad aderire ad ogni iniziativa che venga proposta contro la discriminazione degli omosessuali, oltre che a predisporre una vasta campagna di sensibilizzazione del cittadino al problema, sin dall’età adolescenziale, favorendo la nascita di iniziative formative all’interno delle scuole e predisponendo un piano di sicurezza, in accordo con le forze dell’ordine, al fine di prevenire eventuali aggressioni alle persone LGBT, contrastando così ogni forma di violenza e/o di discriminazione basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
E’ impensabile che in una società all’avanguardia come la nostra, si debba ancora assistere a forme di violenza e discriminazione sessuale che sono lesive dei principi costituzionali di libertà e di dignità umana sui quali si fonda la nostra stessa Costituzione.
Si invita inoltre il Comune di Palermo a:
a)aderire alla rete Ready - Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
b)promuovere la costituzione di un osservatorio (con amministrazioni, prefettura, associazioni, mondo del lavoro) per l'analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni e della pubblica opinione e la promozione di azioni positive contro omofobia, intolleranza e discriminazione.