Tonino ha scritto pochi giorni fa un magnifico post sulla vendemmia.
Ne riporto qualche brano, ma soprattutto consiglio a chi è interessato alla nostra Storia umana, di andare sul suo blog .
Inizia così:
“La Vendemmia negli anni '30-'50
Il terreno su cui abitavamo dal 1937, era quasi completamente ricoperto da una folta vegetazione in doppi filari di olmi e di pioppi che sostenevano i tralci delle viti che purtroppo non davano grande produzione per tutta una serie di ragioni che al giorno d’oggi sarebbero una vera offesa al buonsenso, ma che allora neanche s’immaginava di capire.E così termina:
La vendemmia, che si faceva in genere dalla seconda metà di Ottobre, era un avvenimento particolare. Di allegria e di buonumore quando il tempo era sereno ed ancora soleggiato, ma piuttosto gramo con la pioggia ed ancora peggio con la nebbia.
Le lunghe scale da spostare, il fango, i vestiti bagnati, il cielo lugubre, i grappoli che in ultimo sembravano tanti topolini per la muffa, davano un senso di tristezza e di voglia di finire.
Ma a S. Martino, la nebbia agli irti colli…ed anche in pianura, va l’aspro odor dei vini l’anime a rallegrar
Qui il link
L'immagine è presa in rete